Apri la porta per fare due passi nel giardino di casa, e incappi in un pitone di un metro e mezzo di lunghezza. E’ successo ai proprietari di una villetta a Pomezia, nel pieno centro cittadino: l’enorme serpente si era rifugiato fra i vasi e l’erba del prato dell’abitazione. Reduce dalla scoperta, la coppia residente nell’appartamento ha chiamato le forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione Forestale di Ostia.
Il pitone, recuperato e portato in un luogo sicuro dai carabinieri, fa parte della specie Morelia Spilota, famiglia di grossi serpenti diffusa in Australia: lungo un metro e mezzo, ha lunghi denti aguzzi e un morso doloroso, seppure non velenoso.
L’animale si aggirava in via degli Eucalipti, a Pomezia: dopo essere entrato nel giardino di una villetta – e aver terrorizzato i proprietari – è stato catturato dai carabinieri della forestale di Ostia, e messo in salvo.
Un serpente innocuo, ma comunque selvatico e di dimensioni decisamente ragguardevoli. Un incontro non propriamente piacevole, dunque, uscendo di casa per innaffiare il giardino.
Il povero pitone, come ricostruito dai militari, è stato abbandonato dal suo proprietario dopo essere stato cresciuto in cattività.
“A distanza di sei anni dal boa trovato a Santa Palomba, ci troviamo di nuovo di fronte a un fatto gravissimo: l’abbandono di animali esotici, oltre ad essere un reato punito dal Codice Penale, è anche una grave minaccia all’ambiente naturale e agli ecosistemi”, sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Pomezia, Giovanni Mattias.
“Ricordo che il rilascio in natura e la conseguente invasione di specie alloctone costituisce attualmente una delle principali emergenze ambientali, che minaccia la biodiversità causando ingenti danni socio-economici. Un ringraziamento particolare va ai Carabinieri della Stazione Forestale di Ostia per il tempestivo e risolutivo intervento”, conclude l’assessore.
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