Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Aperti parrucchieri e barbieri

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Il presidente del Consiglio ha firmato: il nuovo Dpcm verrà pubblicato questa mattina in Gazzetta Ufficiale. Le misure restrittive per contrastare la diffusione del covid-19 sono differenziate per Regione a seconda della fascia di rischio, con tre macroaree divise per colore: rosso, arancione e giallo (leggi qui). Per tutta Italia esteso l’orario del coprifuoco notturno: vietato uscire di casa dalle 22 alle 5, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità. Le nuove disposizioni entrano in vigore da venerdì 6 novembre.

Nuovo scontro con le Regioni, poi la firma del Dpcm. Coprifuoco esteso alle 22 in tutta Italia, studenti delle superiori a casa

Nel nuovo Decreto firmato stanotte dal premier Giuseppe Conte prevede una serie di misure valide per tutta Italia, e ulteriori, forti restrizioni per le Regioni che ricadono nelle fasce di rischio più alte, rosse e arancioni. Il provvedimento sarà valido fino al 3 dicembre prossimo.

Le disposizioni per il territorio nazionale

Per quanto riguarda la scuola, il Dpcm stabilisce la didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori. Le aule resteranno però aperte per studenti con particolari necessità e bisogni educativi speciali. Cambiano le regole per le scuole elementari e per le medie: mascherine obbligatorie anche al banco per tutti gli alunni, dalla prima elementare in poi.

Centri commerciali e megastore resteranno chiusi nel fine settimana: serrande alzate solo per gli ipermercati alimentari, farmacie e tabaccherie.

E poi sospesi i concorsi pubblici e privati, tranne dove è possibile effettuare le prove selettive da remoto, via web. Continueranno normalmente invece le selezioni per personale sanitario e della Protezione Civile.

Cancelli serrati anche per musei, mostre e gallerie. E ancora stop ai convegni, chiuse le sale scommesse e le sale bingo.

QUI TUTTE LE NUOVE MISURE DEL DPCM

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Il nuovo Dpcm è in Gazzetta Ufficiale: vietati gli spostamenti all’interno delle Regioni in fascia rossa

Nel testo del provvedimento vengono ribadite le misure già stabilite dal Dpcm del 24 ottobre. In particolare si sottolinea l’obbligo per i negozianti di vigilare sul numero di clienti presenti contemporaneamente all’interno dell’esercizio commerciale. Come? Scaglionando gli ingressi in caso di affollamento, e controllando che la permanenza delle persone all’interno avvenga soltanto per il tempo necessario a completare gli acquisti.

Le Regioni in fascia rossa

Per le Regioni dove la circolazione del virus è fuori controllo, classificate in fascia rossa, decretato il ritorno al lockdown. Con qualche apertura in più, però, rispetto a quello di marzo-aprile: chiusi tutti i negozi, ad eccezione di parrucchieri e barbieri che continueranno normalmente l’attività.

Restano ovviamente aperti alimentari, farmacie, tabaccai ed edicole. Vietato uscire di casa se non per necessità, lavoro o salute: attività motoria consentita nei pressi della propria abitazione. Per le scuole di queste Regioni il Dpcm prevede la didattica a distanza integrale a partire dalla seconda media in su.

Le Regioni rosse saranno stabilite in mattinata dal ministero della Salute, ma in questa fascia ad alto rischio dovrebbero rientrare Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta.

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Le Regioni in fascia arancione

Chiudono completamente i battenti bar, ristoranti e pasticcerie. Vietati gli spostamenti al di fuori del proprio Comune di residenza o domicilio, tranne che per motivi di salute e lavoro. In questa fascia ricadono Puglia, Sicilia, Liguria e Veneto.

Le Regioni a fascia gialla

Dimezzata la capienza massima di passeggeri sui mezzi pubblici: metro, autobus e treni potranno trasportare soltanto fino al 50 per cento dei viaggiatori. Resteranno a casa gli studenti delle scuole superiori: per loro prevista la didattica a distanza al 100 per cento. Il Lazio rientra in questa fascia.

Eventuali variazioni di colore delle Regioni verranno decise, si legge nel provvedimento, dal ministero della Salute sulla base dell’andamento di contagi: il monitoraggio dell’avanzamento dell’epidemia avverrà settimanalmente.

La permanenza di una Regione nella propria fascia di rischio – gialla, arancione o rossa – non potrà essere cambiata prima di 14 giorni. La valutazione del colore sarà effettuata ogni due settimane.

L’indicazione della fascia di colore rimane “efficace per un periodo minimo di 15 giorni, e comunque non oltre la data di efficacia del presente Decreto”, si legge nel testo del Dpcm.

Tutte le nuove misure previste dal Decreto saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre: un giorno in più di “tempo per consentire a tutti di organizzare le proprie attività”, afferma una nota diffusa da Palazzo Chigi.

 

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