Ieri è stata una giornata di disagi per molti cittadini di Acilia. L’ufficio postale di Via Amedeo Bocchi è stato chiuso per provvedere alla sanificazione dei locali.
“Devo pagare le bollette; devo prelevare la pensione, ma qui è tutto chiuso”.
Disagi ieri per centinaia di residenti dell’entroterra del Decimo Municipio. Arrivati all’ufficio postale di Acilia, in Via Amedeo Bocchi, lo hanno trovato chiuso. Fuori un cartello che spiega le motivazioni: “L’ufficio postale rimarrà chiuso per emergenza sanitaria, ci scusiamo per gli eventuali disagi“. Dentro invece gli operai che effettuano la sanificazione dei locali.
I residenti, pur comprendendo la difficile situazione, sottolineano come non sia la prima volta che si verificano disagi in questo ufficio postale.
“Questa posta ha avuto sempre problemi – sottolinea un’anziana cittadina – Prima è stata chiusa per mesi a causa della ristrutturazione, ora perchè una persona si è sentita male. Ora bisogna vedere se si è sentita male a causa del Covid. In ogni caso, per una cosa o per l’altra, qui è sempre un macello!”
C’è poi il problema relativo alle raccomandate che i residenti dell’Infernetto sono costretti a ritirare all’ufficio centrale, invece di utilizzare quelli in Via Pietro Romani o a Palocco.
“Noi abitiamo all’Infernetto – spiega una residente – e non capisco perchè, avendo due poste vicino casa, dobbiamo venire qui. Ora siamo in smart working e in pausa abbiamo la possibilità di andare, ma quando lavoriamo a Roma, essendo così lontano non sempre riusciamo a farlo”.
Servizio di Mara Azzarelli
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