Rifiuti in strada: “Siamo sicuri che è tutta colpa di Virginia Raggi?”

Rifiuti in via delle Fiamme Gialle

Siamo sicuri che il fiorire dei rifiuti in strada sia colpa di Virginia Raggi?”. E’ la riflessione indignata e provocatoria di un nostro lettore che, armato di macchina fotografica, ha scattato due immagini di ordinario degrado nei pressi dei cassonetti.

Stavolta, però, ci informa il lettore, l’indignazione è incontenibile perché quell’orribile scenario si è formato dai soliti ignoti a due passi dall’isola ecologica di piazza Bottero, luogo ciascuno di noi può scaricare gratuitamente mobili rotti, elettrodomestici esausti, rifiuti che non possono essere deposti nei cassonetti.

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Rifiuti ingombranti abbandonati in via delle Tartane

Ecco, allora, che bisogna riflettere sulle responsabilità di tanto degrado urbano, non solo a Ostia ma anche nel resto della città, non sempre imputabile alla macchina amministrativa ma, ci indica il nostro lettore, a noi stessi.

Via delle Fiamme Gialle, 500 metri dall’isola ecologica, via delle Tartane, 500 metri dall’isola ecologica, di chi sarà la colpa, della Raggi? Quando ci saranno Giletti o Calenda sarà tutto risolto?

Non sarà tutto risolto, nessuno sarà in grado di risolvere quello che nel corso dei secoli nessuno è mai riuscito a cambiare, la natura prevalente nel cittadino romano, una natura intrisa di maleducazione, opportunismo, ignoranza, furbizia deleteria, boriosità, insomma tutte caratteristiche clamorosamente in contrasto con la convivenza civile. Osservare le due foto per coglierne il senso mi riporta al momento in cui non posso utilizzare la mia auto perchè qualcuno aveva lasciato la sua in doppia fila, chiudendola pure a chiave, quando pesto le deiezioni dei cani altrui, quando la musica del divertimento degli altri entra in casa mia, con una violenza tale da impedire di ascoltare la propria, di leggere, di guardare la televisione, di dormire.  

Il debito del comune di Roma non è più cresciuto di un euro, il nuovo contratto integrativo ACEA prevede il reintegro dell’art 18, l’ATAC, i cassonetti, i TMB vanno a fuoco ma nessuno fallirà e nessuno verrà privatizzato, i Casamonica, dopo quarant’anni, non hanno più le loro ville, le commistioni tra Comune e illegalità, clientelismo e corruzione, per il momento, sono sospese, 

A Ostia le buche non ci sono più ma la gente ancora parla come se ancora ci fossero, tanto valeva lasciare tutto come prima.

Maurizio”.

In copertina, rifiuti ingombranti lasciati davanti alla Caserma Italia di via delle Fiamme Gialle