“Entro il mese di dicembre ultimeremo i lavori di riqualificazione dell’area delle Terme di Matidia”. Parola dell’assessore all’Ambiente del Comune di Fiumicino, Roberto Cini.
L’annuncio è arrivato al termine del sopralluogo condotto dal sindaco Esterino Montino, dal vice Ezio Di Genesio Pagliuca e dall’assessore stesso alla presenza del direttore dei lavori di sistemazione della zona, di altissimo pregio naturalistico e storico-archeologico. Siamo sulla riva sinistra della Fossa Traianea del Tevere, a ridosso della cattedrale di Sant’Ippolito (patrono di Fiumicino), nella zona dell’Isola Sacra. (vedi foto aerea tratta da google maps)
E’ qui, a due passi dai campi sportivi e dagli storici silos dell’Opera Nazionale Combattenti, che cominciano a riemergere, nella piena visibilità e fruibilità, i beni archeologici delle Terme di Matidia, per anni non accessibili poiché aggrediti da una folta vegetazione e da uno stato di degrado. È un primo risultato concreto dei lavori di riqualificazione, appaltati dalla Regione Lazio, assessorato al Patrimonio, di concerto con la Soprintendenza Archeologica di Ostia e il Comune di Fiumicino.
«I lavori di riqualificazione dell’area – afferma l’assessore Cini – vanno avanti speditamente, è già possibile apprezzare la bellezza ambientale del sito e soprattutto già emergono nel loro splendore le strutture delle Terme. I lavori, che dovrebbero essere ultimati entro il prossimo mese di dicembre, prevedono anche la realizzazione di una doppia recinzione con cancelli di entrata su via Redipuglia e su via Rombon».
Come informa il sito laborastoria, il complesso termale venuto alla luce negli anni Settanta nel corso di costruzioni edilizie, è così chiamato per la loro vicinanza al Ponte di Matidia, il quale collegava le due sponde della fossa traiana e di cui pochi sono i resti. Le ricerche subacquee hanno individuato sul letto del fiume i resti del pilone centrale e le fondazioni della spalletta sinistra; parte della spalletta destra è invece ancora visibile.
Matidia era la nipote dell’imperatore Traiano, al quale si deve la costruzione del porto esagonale ancora conservato a poche centinaia di metri sulla sponda opposta del Tevere, nonché suocera di Adriano, donna di cultura e protagonista del suo tempo. Grazie alla considerazione che di lei ebbero sia lo zio che il genero, riuscì a esercitare la sua influenza in questioni di primo piano. Inoltre le fonti antiche ricordano le numerose opere pubbliche che finanziò in tutto l’impero. Dopo la sua morte, avvenuta nel 119 d.C., Matidia fu divinizzata dall’ imperatore Adriano, il quale le dedicò anche un tempio in Campo Marzio. Delle Terme di Matidia rinvenute a Isola Sacra rimangono purtroppo solo i resti delle strutture murarie che mostriamo in foto.
I lavori in corso riguardano, nello specifico, il ripristino del decoro generale, a partire dalla zona verde circostante, con sfalcio e potature, la messa in sicurezza, il ripristino della recinzione esterna, l’abbattimento di manufatti abusivi all’interno dell’area. Il terreno, di proprietà della Regione Lazio, verrà dato in concessione al Comune di Fiumicino e al Parco Archeologico di Ostia Antica.
La vicina Basilica di Sant’Ippolito (risalente al IV secolo d.C.) nel 2007 è stata riaperta al pubblico, grazie ad opere di consolidamento e di finitura interne: adeguamento degli impianti; valorizzazione degli ambienti e delle cisterne romane sottostanti il conventino; ricostruzione del ciborio ed allestimento dell’Antiquarium. Quest’ultimo custodisce gli originali ed i calchi dei più significativi arredi marmorei e dei reperti epigrafici provenienti dalla basilica vicina.
Nella foto di copertina, cerchiato in rosso il complesso delle Terme di Matidia, in giallo la basilica di Sant’Ippolito con l’Antiquarium