Tamponi rapidi effettuabili anche nelle farmacie: lo propone il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della Conferenza Stato-Regioni convocata per fare il punto sulla situazione dei test e le code ai drive-in sul territorio nazionale. Il titolare della Salute annuncia l’avvio della sperimentazione: “Come sta avvenendo già a Trento, portiamo i test antigenici anche in farmacia“.
“E’ necessario aumentare il numero dei tamponi”, esordisce il ministro Speranza durante il confronto con i governatori regionali per fare il punto dell’attività di testing a livello nazionale.
“In farmacia – prosegue – si fanno già i test sierologici, in alcune regioni: partiamo con una sperimentazione sul modello di quanto sta avvenendo a Trento, per effettuare i test antigenici anche in farmacia“, afferma il ministro.
Speranza ha dato la sua piena disponibilità alle Regioni che hanno chiesto di semplificare le procedure di tracciamento. “Abbiamo già ridotto la quarantena a 10 giorni ed eliminato il secondo tampone, siamo disponibili a trovare nuovi ambiti di intervento specifici. Sono disponibile a interloquire con tutti per controfirmare ordinanze condivise”, dichiara il titolare della Salute.
E annuncia un’altra importante novità sul fronte dei tamponi: il governo sta lavorando a una convenzione con i medici di base per far sì che possano effettuare i test rapidi presso i loro studi. Il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri sta già acquistando i kit necessari.
All’inizio della prossima settimana dovrebbe essere siglato l’accordo sui test rapidi fatti dai medici di famiglia. La nuova normativa prevede l’adesione volontaria dei camici bianchi e una possibile aggiunta contrattuale all’accordo collettivo di lavoro dei medici di base.
“Stiamo lavorando per una convenzione con i medici di medicina di base per far rientrare il tampone rapido presso gli studi tra i punti principali dell’accordo”, sottolinea Speranza.
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