Le palestre si mobilitano per evitare nuove restrizioni

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“Le palestre hanno una settimana per adeguarsi alle misure anti-contagio, altrimenti dovremo prendere provvedimenti”. Queste le parole del premier Giuseppe Conte, pronunciate nel corso della conferenza stampa di domenica scorsa. Ma i titolari dei centri sportivi scendono sul piede di guerra: “Ingiusto prospettare possibili chiusure, da noi i luoghi più sicuri”.

Palestre, i titolari temono nuove restrizioni da parte del governo. Al via una petizione da 75mila firme

L’ipotesi di blocco o di nuove restrizioni ventilata dal governo, in caso di aumento dei contagi, non va giù ai titolari delle palestre. I gestori dei centri sportivi hanno lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org: migliaia le firme raccolte da domenica scorsa.

“Le palestre ora sono i luoghi più sicuri: abbiamo effettuato interventi costosissimi per garantire aria sanificata, termoscanner agli ingressi, nuove regole per gli spogliatoi, disinfettanti, personale addetto al controllo”, ci racconta il titolare dell’Helios Village, Giuseppe Martini.

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I titolari delle palestre si mobilitano per scongiurare nuove chiusure

“Ora però la gente si è spaventata: la prospettiva di una possibile chiusura delle palestre a livello nazionale ha generato soltanto caos”, spiega Martini ai nostri microfoni.

“La piscina poi ha una clorazione molto forte, già sufficiente in sé per debellare il virus. E abbiamo rispettato tutte le regole di aerazione, distanziamento, disinfezione dei macchinari. Sbagliato fare di tutta un’erba un fascio: se qualcuno non ha rispettato i parametri è giusto che chiuda. Ma non chi ha seguito tutte le misure alla lettera”, prosegue il titolare dell’Helios.

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Palestre sorvegliate speciali

I carabinieri dei Nas e le Asl stanno provvedendo in questi giorni a effettuare le verifiche e i controlli all’interno delle palestre: chi è in regola deve poter lavorare in pace, senza ulteriori difficoltà”, aggiunge.

“Il nostro è stato uno dei settori più colpiti dalla crisi scatenata dal lockdown: abbiamo avuto un grosso calo di iscritti, senza contare le difficoltà dei voucher da rifondere. Il personale che prima lavorava nel mondo dei centri sportivi ora è la metà rispetto a prima: a soffrirne è tutto l’indotto”, spiega ancora Martini.

“Noi non abbiamo licenziato, ma nel X Municipio moltissime palestre hanno tagliato sul personale. A risentirne è tutta l’economia”, prosegue il titolare dell’Helios.

“Lo sport è un’attività da difendere perché fa bene alla salute. Oggi non c’è un posto più sicuro di un circolo sportivo, perché ci sono misure anti-contagio estremamente stringenti”, conclude Martini.

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