Lotta al clan: al via la demolizione di otto ville dei Casamonica

Non si sono fatti trovare in casa. Forse qualcuno aveva avvertito i membri della famiglia Casamonica che questa mattina la Polizia locale insieme con la Polizia di Stato sarebbero arrivati a sgomberare e demolire le loro abitazioni, costruite senza autorizzazione in una zona esposta al vincolo archeologico.

Sono iniziate all’alba le operazioni di sgombero e di abbattimento di otto costruzioni, tra capannoni e villette abusive con piscina, in via Fratelli Marchetti Longhi, in zona Gregna di Sant’Andrea a Roma riconducibili al clan Casamonica. Le proprietà appartengono agli eredi di Virginia Spada, imparentata con i Casamonica.

Sul posto circa cento uomini tra agenti di Polizia, Polizia locale e Carabinieri. L’operazione di oggi avviene a circa due anni dalla precedente demolizione di altrettante costruzioni abusive dei Casamonica al Quadraro. L’attività nasce da un lavoro portato avanti in seno all’Osservatorio territoriale della sicurezza presso il VII Municipio, diretto e coordinato dalla Prefettura di Roma.

Soddisfazione è stata espressa dalla sindaca, Virginia Raggi, attraverso un tweet. «Continua la nostra battaglia – scrive – per riportare la legalità. Dopo le villette del Quadraro, stiamo abbattendo altri immobili abusivi del clan Casamonica a Roma. Grazie a Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale. Istituzioni unite vincono #ATestaAlta».

Non tutte le costruzioni erano sgombere. Identificate – riferisce il Campidoglio – le persone (14 stranieri) colte nel sonno all’interno degli immobili che, secondo una prima ricostruzione, erano stati dati in affitto abusivamente a terzi. Alle in condizione di vulnerabilità verrà proposta la presa in carico nel circuito di accoglienza capitolino.

Si tratta di una decina di cittadini stranieri che abitavano nel complesso di miniappartamenti. Tra loro ci sarebbero anche una mamma e un bambino.