Cinghiali uccisi a Roma: dopo due giorni di attesa non è finita nel migliore dei modi la storia dei sei cuccioli di cinghiale che, giovedì, insieme alla loro mamma, si erano rifugiati nel giardino Mario Moderni, in via della Cava Aurelia. Nonostante il presidio di residenti e associazioni ambientaliste, nella notte la Polizia Provinciale li ha narcotizzati e uccisi.
La storia inizia giovedì mattina quando gli animali, con tutta probabilità attirati dai secchi pieni di rifiuti, si sono introdotti nel giardino Mario Moderni, in via della Cava Aurelia a poco più di un chilometro da piazza San Pietro. Il posto che la mamma aveva individuato come un rifugio si è pero trasformato in una prigione perché i cancelli del parco sono stati chiusi.
La storia degli animali, che da qualche giorno girovagavano indisturbati nelle strade della zona, dove erano stati più volte avvistati, ha fatto il giro del web e, di voce in voce, il circolo delle persone venute a conoscenza dei fatti, si è allargato. Da subito sono accorsi sul posto numerosi residenti e associazioni ambientaliste che hanno presidiato l’area per scongiurare il peggio.
A nulla sono valse le proteste gli animali, nella notte, sono stati sedati e uccisi.
«La Polizia Provinciale nella notte, in una operazione congiunta con il Comune di Roma ha, senza alcuna esitazione e nonostante le accese proteste delle Associazioni e dei cittadini accorsi sul luogo, abbattuto una mamma con 6 cuccioli di cinghiale – ha dichiarato in una nota L’Ente Nazionale Protezioni Animali della sezione Roma – a nulla sono servite le soluzioni trovate e le alternative concrete proposte per una loro presa a carico e trasferimento. Dovevano morire! Ci domandiamo il perché di questa ottusa ostinazione e cosa nasconda.. L’inutile e vigliacca uccisione di questa notte quanto è costata ai cittadini? Chiederemo un accesso agli atti!»
«Fucili su una madre con i suoi piccoli, fucili perché chi di dovere non ha fatto niente per prevenire e arginare la presenza dei cinghiali in area urbana – aggiunge Valentina Coppola presidente di Earth – Earth e Made in Bunny avevano portato progetti di sterilizzazione, avevano sottolineato che andavano pulite le strade delle zone interessate dalla presenza di cinghiali per evitare che fossero attratti dal cibo, che andavano fatte recinzioni e sanzionati coloro che portano cibo. NIENTE di tutto questo è stato fatto ed ora si da voce ai fucili. Colpevoli tutti, dalla Regione a Roma Capitale a quegli eroi che hanno bracconato i cinghiali chiudendoli nel parco. Veramente una pagina vergognosa della storia di Roma. Vergogna Vergogna Vergogna.»