E’ ricoverato in terapia intensiva con una polmonite interstiziale e un primo test positivo al Sars-Cov-2 il giovane gestore di un pub di Ostia. Secondo quanto ha riferito lui stesso ai medici prima che la situazione precipitasse, sarebbe andato a lavorare nel suo locale con la febbre. La Asl Roma 3 sta valutando l’avvio di un’indagine epidemiologica per rintracciare tutti i frequentatori del locale negli ultimi sette giorni.
Le condizioni di salute sono critiche: ricoverato con una polmonite interstiziale, lo stato di salute è precipitato fino al punto di richiedere la ventilazione assistita. Nella vita lavorativa gestisce un pub e pur con tutte le cautele che possano essere state assunte nell’ultima settimana, durante la quale ha manifestato sintomi, sarà necessario effettuare la sanificazione del locale e sottoporre a quarantena i suoi più stretti collaboratori oltre che i familiari.
La Asl Roma 3 attende l’esito di un secondo tampone al quale i paziente è stato sottoposto prima di avviare eventualmente l’indagine epidemiologica che porti al tracciamento dei clienti che hanno frequentato il pub negli ultimi sette giorni.
In serata, arrivata la comunicazione dalle autorità sanitarie, il pub è stato chiuso.
Alcuni conoscenti del gestore hanno pubblicato che il giovane è andato a lavorare fino al 6 ottobre e quindi sarebbe escluso che possa aver frequentato il locale nel periodo febbrile. In un post pubblicato su facebook, il fratello maggiore considera l’affermazione che il giovane sia andato a lavorare con la febbre “un’enorme falsità“. “Purtroppo – prosegue – al momento del ricovero non era in grado di proferire parola” escludendo in questo modo che possa aver detto lui stesso questa cosa.