Un avviso è stato diffuso da alcuni dei frequentatori del pub Casa Clandestina di Ostia. Il gestore del pub è ricoverato per covid-19. E viene suggerito ai frequentatori del locale di effettuare il tampone di ricerca del virus, ovviamente su richiesta del proprio medico curante o dell’autorità sanitaria.
Questo il testo che sta passando di smartphone in smartphone:
“Ho saputo che oggi D. è stato ricoverato a seguito della sua positività al Covid-19. L’ultima volta che è stato visto da un mio conoscente al suo locale è stato il 6 ottobre e già non stava in gran forma.
Vi invito caldamente a fare girare la voce in quartiere per dare la possibilità a chi è entrato in contatto con quel locale e con D. tra fine settembre e il 6 ottobre di adottare tutte le misure necessarie per il contenimento del virus“.
Va detto che il locale stasera, mercoledì 14 ottobre, è stato chiuso in attesa delle determinazioni delle autorità sanitarie. Ribadiamo che il compito di tracciare i soggetti a rischio e invitarli a fare gli accertamenti necessari spetta esclusivamente al personale sanitario.
Secondo indiscrezioni non ancora confermate ufficialmente, i barman in servizio al pub sarebbero risultati tutti negativi al tampone.
Il gestore, 31 anni, è un personaggio cresciuto nel mondo del volontariato. Generoso e altruista, instancabile e trascinatore, è l’ideatore e organizzatore di eventi di solidarietà e raccolta fondi destinati al mondo del bisogno sociale. A lui da parte della nostra redazione i più calorosi auguri per una pronta guarigione.
Abbiamo atteso fino alla conferma della positività sintomatica del gestore del pub prima di pubblicare quest’articolo. I lettori hanno chiesto con grande pressione di conoscere il nome del pub ma noi abbiamo voluto esperire tutte le verifiche necessarie in casi come questi. Ci sono aspetti delicati che coinvolgono il rispetto della privacy individuale e le questioni economiche legate all’attività commerciale. Sul fronte opposto, c’è la preminente necessità di informare l’opinione pubblica circa gli elementi di tutela della salute connessi con questo maledetto virus. Si tratta di un locale pubblico molto noto e apprezzato, soprattutto tra i più giovani.
Quello di tracciare, raggiungere e informare i frequentatori di quel pub, è un compito che spetta strettamente alle autorità sanitarie ma c’è un aspetto che ci ha spinto a travalicare questa competenza: la rapida aggressività del covid-19 in questa fase epidemica. In questo caso, come nella stragrande maggioranza degli episodi che si stanno registrando in Italia, i medici segnalano l’aggravamento veloce, nel giro anche di poche ore, delle condizioni di salute del malato. Informando la comunità, poi, c’è la possibilità di ridurre il rischio di contagio da parte di chi non sa di essere positivo e si muove tra amici e parenti.
Ecco, pendiamo sia un dovere di chi fa informazione accelerare i processi pure efficienti della pubblica amministrazione e agevolare la conoscenza. Con umiltà e con spirito di servizio.