Ostia X Municipio

Agenzia delle Entrate inadempiente: “Non esco da qui senza rimborso”

Si è seduta nell’Agenzia delle Entrate Servizio Riscossione di via della Marina, a Ostia, alle 8,20 di questa mattina. Puntuale rispetto all’appuntamento fissato dagli stessi operatori dell’agenzia. E da lì non uscirà fino a che non le verrà consegnato il dovuto, ovvero 1600 euro in contanti.

Protesta silenziosa ma ferma da parte di una donna, avvocato ed ex Giudice di Pace, che questa mattina, martedì 13 ottobre, ha dovuto subire l’ennesimo disservizio da parte dell’Agenzia delle Entrate. Da agosto aspetta di essere liquidata della cartella di rimborso inviata dalla stessa agenzia.

L’Agenzia delle Entrate – spiega la donna – dà facoltà di essere rimborsato o attraverso bonifico bancario oppure mediante pagamento in contanti allo sportello.  Poiché per un altro rimborso richiesto attraverso bonifico attendo da sei mesi di venire in possesso del mio denaro, questa volta ho scelto di riscuotere direttamente allo sportello”.

Ad agosto scorso la contribuente ha ricevuto la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate che le spettano 1600 euro di rimborso. “Come previsto dalle norme anti-covid – continua a spiegare – ho preso appuntamento con lo sportello e sono venuta qui a Ostia la settimana scorsa. L’impiegato mi ha risposto che per ritirare in contanti avrei dovuto prima comunicarlo. Così ho ripreso l’appuntamento e questa mattina mi sono presentata puntuale alle 8,20”.

Anche stamattina, però, la pratica non si è risolta. “Allo sportello mi hanno risposto che non hanno i soldi – tuona la donna – E allora ho deciso: non mi muoverò da qui se non avrò i miei soldi. Già mi hanno detto che non posso restare ma se non si affretteranno a rimborsarmi il dovuto, sarò costretta a chiamare la Polizia”.

Evidentemente, l’Agenzia delle Entrate, così veloce e puntuale nelle richieste di pagamento degli accertamenti, quando si tratta di pagare mostra lacune e dimenticanze.

COME E’ FINITA

Alle ore 12, 20, esattamente dopo quattro ore di “occupazione” della filiale, ha donna ha finalmente avuto il rimborso della somma. Particolare curioso: dei 1600 euro di credito ben 450 euro sono state consegnate in monete di due euro.