Il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando è stato rinviato a giudizio dalla procura di Civitavecchia che lo accusa di aver rifiutato un atto d’ufficio.
Il primo cittadino dovrà comparire davanti alla magistratura civitavecchiese per non aver emesso un’ordinanza di non potabilità dell’acqua nelle zona tra Via delle Sirene e Via Don Milani.
L’azione della procura è avvenuta a seguito della denuncia del consigliere d’opposizione Eugenio Trani, che ha spiegato:
“Ho fatto il mio dovere da politico nell’interesse della collettività. E’ un mio dovere fare da controllore alle scorribande dell’amministrazione, non uso scorciatoie, ma solo fatti reali”.
Intanto il sindaco Grando ha scritto ai suoi concittadini sui social, accusando l’opposizione di utilizzare metodi che sfiorano lo sciacallaggio, per affossare l’amministrazione.
“È evidente – dichiara il primo cittadino – che ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio in cui la sinistra, quando non riesce a battere il proprio avversario politico sul campo, spera che sia la magistratura a rendergli tutto più semplice”.
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