L’amministrazione comunale di Ladispoli non concede l’utilizzo degli spazi del Teatro Vannini, e la scuola Corrado Melone si ritrova senza mensa scolastica.
E’ polemica a Ladispoli sul mancato utilizzo del Teatro Vannini come mensa dell’Istituto Corrado Melone: ad alzare la voce è il dirigente scolastico Riccardo Agresti.
“Per garantire il distanziamento abbiamo dovuto convertire in aule l’area del refettorio”, spiega il preside. “La Asl consente il consumo del pasto in classe. La scuola, però, non ha adeguati spazi ed ha chiesto al comune di poter usare la sala polifunzionale. Purtroppo, ”.
“Viste le gravi problematiche in cui si trova la ditta appaltatrice del servizio di refezione, anche la “Melone”, come le altre scuole, è costretta a chiedere lo slittamento dell’inizio delle lezioni a tempo pieno a fine mese”, prosegue Agresti.
Piuttosto scarna la spiegazione dell’assessore Bitti: “Tenendo conto di una serie di aspetti amministrativi – ha commentato – non è ipotizzabile l’utilizzo del Teatro Vannini come refettorio”.
Ma secondo il dirigente scolastico Agresti, alla base del rifiuto ci sarebbero non meglio precisati “dispettucci”. Inoltre, tra le altre cose, gli sarebbe stato risposto che “non si può mangiare in un luogo dedicato a un morto”.
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