Dopo il devastante incendio dell’azienda di stoccaggio dei rifiuti plastici, la LOAS di Aprilia (leggi qui), e il rogo del deposito di pneumatici ad Ardea (leggi qui), i sindaci della zona lanciano l’allarme e si rivolgono alle istituzioni. Le esalazioni prodotte dalle fiamme hanno riversato nell’aria grosse quantità di sostanze tossiche, dannose per la salute. Per questo il primo cittadino di Pomezia e quello di Ardea hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Roma.
Adriano Zuccalà, sindaco di Pomezia, e Mario Savarese, primo cittadino di Ardea, hanno chiesto udienza al Prefetto di Roma per discutere della situazione roghi nel quadrante sud della Città Metropolitana della Capitale, a cui appartengono i comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. L’incontro è in programma per il prossimo 2 settembre.
“Non possiamo più tollerare altri incendi, per questo le autorità sovraordinate devono farsi carico di supportare al meglio i controlli preventivi”, sottolinea Zuccalà.
In merito agli incendi divampati nelle ultime settimane, prima allo stabilimento Loas di Aprilia, il 10 agosto scorso, e poi al deposito di pneumatici ad Ardea, 9 giorni dopo, Zuccalà sottolinea i rischi corsi dalla popolazione, esposta alla nube tossica sprigionata dagli incendi.
I valori delle sostanze inquinanti rilasciate nell’aria dalla colonna di fumo dell’incendio della Loas mostrano diossine, PCB e benzopirene alle stelle, nei giorni del rogo (Qui i dati di ARPA Lazio del 21 agosto).
“Abbiamo prontamente condiviso sul nostro sito le indicazioni della ASL per la popolazione e stiamo pubblicando le analisi dei campionamenti dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria. Abbiamo chiesto udienza al nuovo Prefetto proprio per fare il punto sugli ultimi accadimenti: la tutela della salute pubblica è per noi una priorità”, spiega Zuccalà.
“Appena insediati abbiamo istituito il Nucleo di Controllo Ambientale, che periodicamente effettua operazioni di monitoraggio del territorio. Ogni sito di stoccaggio che possa rappresentare anche un ipotetico pericolo per la Città viene controllato, perché riteniamo che il modo migliore per evitare una seconda Eco X sia proprio il controllo serrato sul territorio e quindi la prevenzione”, afferma il sindaco di Pomezia.
“Oggi non potrò essere presente alla manifestazione indetta in piazza Indipendenza, ma moralmente sono lì con i tanti ragazzi che stanno manifestando per il bene del nostro ambiente. Un futuro migliore per la nostra terra può partire solo da una nuova generazione attiva e consapevole”, conclude il primo cittadino di Pomezia.
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