Il ministro della Salute Roberto Speranza è ottimista. “Non ci sarà alcun nuovo lockdown”, spiega. E rassicura gli italiani: “I cittadini possono stare tranquilli: non torneranno a essere chiusi in casa”. Intercettato dai giornalisti al ritorno da una breve vacanza in Basilicata, sua terra d’origine, il titolare della Salute parla dell‘aumento dei contagi dovuto ai rientri dalle vacanze. “La situazione non è paragonabile a quella di febbraio-marzo: oggi il Sistema Sanitario Nazionale si è molto rafforzato”, spiega.
Contagi in aumento, Speranza: “Posso rassicurare gli italiani: non torneremo al lockdown”
“Io sono ottimista, anche se sono sempre stato per la linea della massima prudenza. Il nostro Servizio sanitario nazionale si è molto rafforzato. In Italia avevamo cinquemila posti in terapia intensiva, ora sono raddoppiati”, sottolinea il ministro Speranza.
Escluso anche il blocco alla mobilità tra Regioni promesso dal governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Per fare una zona rossa, deve esplodere un territorio. E non vedo una situazione di questo genere. Vedo piuttosto una diffusione e non un’esplosione di contagi” sottolinea Speranza.
“Per arrivare ad agosto con zero casi avremmo dovuto proseguire con il lockdown totale per almeno altri tre-quattro mesi e con la chiusura delle frontiere. Ma avremmo avuto anche un Paese in ginocchio, piegato. E io non lo voglio”, aggiunge il ministro della Salute.
Escluso dunque un ritorno alla quarantena obbligatoria per l’Italia. Perché, spiega Speranza, “oggi il Servizio sanitario nazionale non rischia più il collasso come a marzo, quando c’erano solo 5.170 posti in terapia intensiva, di cui l’80-85% già saturo. Ora abbiamo raddoppiato i posti”.
Non solo. Adesso, fa notare il titolare della Salute, abbiamo un meccanismo di monitoraggio e un sistema per tracciare i contagi che ci permette di isolare eventuali focolai.
E lancia un appello ai giovani: “Dateci una mano a tenere sotto controllo i contagi, per tutelare genitori e nonni quando tornate dalle vacanze: non esagerate”.
Speranza mette il punto anche sulla riapertura degli istituti scolastici: “E’ un punto fondamentale, la scuola deve riaprire. Punto e basta“, conclude.
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