Coronavirus, salgono a 25 i ragazzi romani contagiati in discoteca a Porto Rotondo

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Continua a crescere il numero dei ragazzi contagiati dal coronavirus durante la festa che si è tenuta il 9 agosto scorso in una discoteca di Porto Rotondo, in Sardegna (leggi qui la notizia). Alla serata, oltre alla comitiva di dieci giovani della Capitale che per primi hanno manifestato febbre e sintomi, erano presenti diverse decine di ragazzi da vari quartieri di Roma: oggi il numero dei contagiati è salito a 25. Tre i giovani contagiati in Sardegna ricoverati all’ospedale Spallanzani, tra cui una ragazza ventenne, con polmonite bilaterale da covid-19.

Coronavirus, aumenta il numero dei contagiati a Porto Rotondo: allarme nella Capitale

Sono almeno una cinquantina i ragazzi romani che hanno partecipato alla festa nella discoteca Country Club di Porto Rotondo, in Sardegna. A risultare positivi sono 25 giovani, tra cui il dj della serata, Lorenzo Palazzi.

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Sono tre i giovani contagiati in Sardegna attualmente ricoverati all’ospedale Spallanzani. “Non mi sorprende affatto che le valutazioni cliniche abbiano spinto i medici al ricovero per alcuni giovani”, dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

“Il coronavirus non è uno scherzo”, prosegue D’Amato, “e colpisce indistintamente, se non si mettono in atto le necessarie precauzioni. L’aumento dei casi è diametralmente collegato al calo di attenzione che c’è stato e a chi ne ha sottovalutato gli effetti”, conclude.

Al rientro a casa, inizialmente, era stata scoperta la positività al virus di un gruppo di dieci amici in vacanza nell’isola, tutti residenti nella Capitale. Due ragazze della comitiva avevano accusato i sintomi tipici del coronavirus, febbre inclusa. Dopo la corsa in ospedale e il tampone la brutta notizia: entrambe positive, così come il resto dei loro amici.

Presente nel locale anche il figlio della nota conduttrice tv Paola Perego: dopo aver atteso a lungo l’esito del tampone il giovane, che era il secondo dj della serata, è risultato negativo.

Impossibile stabilire l’esatta origine del contagio: la comitiva di giovani di Prati che per prima ha accusato i sintomi ha viaggiato per mezza Europa, da Mykonos a Ibiza, passando per la Francia, fino all’Argentario, in Italia.

Rintracciare con certezza il momento del primo contatto con il virus è un percorso a ostacoli, innumerevoli i locali frequentati dal gruppo nel corso del peregrinaggio nelle mete più gettonate della movida europea.

Alla serata al Country Club ha partecipato anche il figlio dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, Manfredi. Negativo al tampone in merito al focolaio innescato all’interno del locale di Porto Rotondo ha dichiarato: “È impossibile risalire al caso zero in Sardegna, c’è troppa gente nei ristoranti, nei locali e in spiaggia”.

I ragazzi contagiati hanno tutti un’età compresa tra i 18 e i 25 anni: alcuni di loro hanno la febbre, ma al momento nessuno necessita di ricovero. La preoccupazione riguarda però i loro familiari: nonni, genitori, parenti con cui sono entrati in contatto al rientro dalla Sardegna.

Famiglie e amici dei giovani hanno dovuto effettuare il tampone presso le postazioni drive-in della Capitale: presto i risultati. La ragazza che per prima ha accusato i sintomi è risultata positiva il 15 agosto. “Tutti i drive-in del Lazio sono operativi 7 giorni su 7”, sottolinea nel frattempo l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.

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