Coronavirus, dieci ragazzi romani contagiati in Sardegna durante un mega party

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Sono saliti a dieci i ragazzi che hanno contratto il coronavirus durante una festa in discoteca a Porto Rotondo, in Sardegna: tutti residenti nella Capitale. Sei di loro sono già tornati a casa, altri quattro sono ancora in vacanza. Al party dove si sono infettati però, un evento all’interno di un locale con oltre 500 giovani, erano presenti anche decine di comitive di ragazzi  di vari quartieri romani: la preoccupazione dei vertici sanitari del Lazio è che una volta a casa possano innescare nuovi focolai. Il governo interviene per frenare i contagi da movida: stop alle discoteche in tutta Italia, fino al 7 settembre.

Coronavirus, dieci giovani romani contagiati: la festa in Sardegna rischia di innescare nuovi focolai

Tutto è iniziato quando due ragazze, tornate a casa dopo la vacanza in Sardegna, hanno accusato i sintomi tipici del coronavirus, tra cui la febbre. Arrivate in ospedale la brutta sorpresa: entrambe positive. I familiari hanno allertato la Asl competente, e avvertito gli altri amici del gruppo delle giovani. Anche loro infettati.

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Da lì è partito l’iter per la ricostruzione dei contagi e l’indagine per capire la fonte. A fare da veicolo del coronavirus un party di musica elettronica al Country Club di Porto Rotondo, la sera del 9 agosto scorso.

Il contact tracing ha permesso di scoprire che tutto il gruppo dei giovani che ha partecipato alla festa ha contratto il virus, e i ragazzi sono stati posti in isolamento. Il dato preoccupante, però, è che ancora non si sa quale sia la sorte delle decine di comitive di ragazzi della Capitale, di quartieri diversi, che pure erano presenti alla serata.

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Il governo, a fronte dei dati preoccupanti che mostrano un aumento incontrollato dei contagi tra i giovani e nei luoghi della movida, in un vertice serale ieri ha optato per la linea dura: chiuse tutte le discoteche e tutte le sale da ballo in tutta Italia, compresi i locali notturni degli stabilimenti e le piste per feste danzerecce presenti nei ristoranti.

Intanto, grazie ai tamponi rapidi disposti dalla Regione Lazio nell’aeroporto di Fiumicino per testare i viaggiatori di rientro dalle vacanze all’estero, sono stati scovati i primi due passeggeri positivi al coronavirus.

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Oltre al ragazzo di Pescara di rientro da Malta, scoperto questa mattina, pochi minuti fa è stata trovata positiva anche una romana appena arrivata dalla Grecia. Anche per lei sono scattate immediatamente le procedure di contact tracing e la giovane è stata posta in isolamento, rende noto l’Unità di Crisi della Regione Lazio.

“La modalità di prevenzione messa in atto negli aeroporti della Capitale sta funzionando”, commenta l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.

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