Pista ciclabile a Ostia: sta facendo discutere l’avvio dei lavori per la ciclo pedonalizzazione del lungomare. Da un lato l’amministrazione grillina sottolinea l’importanza dell’infrastruttura per la mobilità sostenibile, dall’altro l’opposizione critica i criteri di realizzazione dell’opera.
«Vi presentiamo la rivoluzione del lungomare di Roma.» con queste parole il consigliere capitolino Paolo Ferrara ha annunciato l’avvio dei lavori per la ciclopedonalizzazione del Litorale Romano. Il tratto interessato, che si unisce alla pista già realizzata ad Ostia Ponente, è di circa cinque chilometri e va da via Giuliano Da Sangallo fino a Piazzale Magellano. Terminati i cantieri, quindi, i ciclisti potranno pedalare in sicurezza dal Porto Turistico fino alla rotonda di via Cristoforo Colombo.
Non sono mancate le polemiche. Preoccupazione per la sicurezza dei cicloamatori è stata espressa dai sindacati di categoria della Polizia Locale.
«Le piste ciclo-pedonali possono rappresentare senza dubbio alcuno un incentivo alla mobilità alternativa e soprattutto in località turistiche una iniziativa lodevole, a patto però che siano realizzate in pieno ossequio ai criteri di sicurezza della utenza che finirà per usufruirne e che per definizione rappresenta una utenza debole, rispetto al traffico pesante veicolare – – ha dichiarato Raffaele Paciocca della Cisl – proprio per questo non possiamo che stigmatizzare lo scarsissimo coinvolgimento della Polizia Locale del decimo gruppo Mare, con cui per altro erano già sorti attriti per la prima ipotesi di pedonalizzazione, tra maggio e giugno e che sono emersi di recente nei lavori di Commissione, in Municipio: la Polizia Locale coi suoi pareri e il suo lavoro e la sua memoria storica rappresenta una ricchezza per poter dare fattivi suggerimenti e altrettanto fattive soluzioni operative, sia in termini di sicurezza sia per lenire quello che sarà l’inevitabile impatto sulla viabilità cittadina. Non è chiaro ancora il sistema di protezione tra la carreggiata percorsa dai veicoli e la pista, inoltre, il sostanziale trasferimento forzato di posti auto e il transito dei bus nelle strade interne potrebbe rappresentare un grande problema in termini di carico viabilistico.»
«Si continua a non incentivare il turismo e il commercio realizzando dei percorsi che non sono neanche a protezione di chi li utilizza. Nel periodo estivo c’è sempre bisogno di parcheggi e non si sentiva francamente il bisogno di finte piste ciclabili che tolgono centinaia di stalli per le macchine – hanno dichiarato il consigliere capitolino Davide Bordoni e Monica Picca, capogruppo della Lega nel Decimo Municipio – cosa ancora più grave, per far posto a questo “nuovo che avanza”, sono stati spostati i posti per disabili, le fermate dei bus sono in mezzo alla strada, la corsia centrale è dimezzata e le colonnine elettriche sospese. Il progetto del lungomare per il Litorale romano si sta realizzando malissimo, pensiamo al flop del Seapass, la Roma-Lido al collasso e adesso anche la pista ciclabile. Abbiamo presentato una question time alla presidente Di Pillo e all’assessore competente affinché faccia luce sui criteri di realizzazione visto che siamo in assenza di una determina dirigenziale e in assenza di decisioni condivise in Consiglio.»
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