Inaugurato il nuovo Ponte di Genova, Mattarella: “Una ferita che non si rimargina”

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Un grande arcobaleno saluta il taglio del nastro del nuovo Ponte di Genova. Alle 19 e 15 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte inaugura il viadotto San Giorgio, costruito da Renzo Piano sulle macerie del Morandi. L’architetto padre del progetto: “E’ un ponte di luce. Il poeta Giorgio Caproni definisce Genova ‘di ferro e di vento’. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento“. Rivolto ai familiari delle 43 vittime del crollo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dichiara: “La ferita non si rimargina, il dolore non si dimentica”.

Ponte di Genova, Conte taglia il nastro: “Ci restituisce un’immagine di forza, frutto del genio italico”

La cerimonia per l‘inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio, a Genova, inizia sulle note dell’Inno di Mameli. Il presidente del Consiglio Conte taglia il nastro del viadotto costruito sulle macerie del Morandi, crollato il 14 agosto del 2018.

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“Troppo acuto il dolore della tragedia. Ma questo nuovo Ponte ci restituisce un’immagine di forza e leggerezza. E’ un’opera mirabile, frutto creativo del genio italico”, dichiara il premier nel discorso inaugurale.

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La ferita non si rimargina, il dolore non si dimentica e la solidarietà non viene meno in alcun modo”, sottolinea il Presidente della Repubblica Mattarella durante l’incontro con i familiari delle 43 vittime, poco prima della cerimonia.

L’architetto Renzo Piano, padre del progetto: “E’ un ponte di luce, forgiato nel vento”

La parola passa poi all’architetto Renzo Piano, che ha disegnato e progettato il Ponte gratuitamente, come donazione alla città di Genova ferita dalla tragedia del crollo del Morandi, il 14 agosto 2018. “E’ un ponte di luce: da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce Genova ‘di ferro e di vento’. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento“, spiega l’architetto.

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“Oggi è un giorno di intensa commozione”, aggiunge Piano, “perché questo ponte è figlio di una tragedia e di un lutto. Questo, però, è stato il più bel cantiere che abbia mai visto. Si è andati avanti con rapidità ma senza fretta: questo ponte è semplice e forte come Genova. Sopra questo ponte tutti scopriranno la luce del Mediterraneo. Adesso è tutto vostro“.

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“Oggi Genova rinasce a due anni da un’atroce tragedia che si è portata via 43 vite. Il nuovo Ponte San Giorgio riunisce la città, che ha saputo rialzarsi pur nel dolore. Grazie alle donne e agli uomini che hanno lavorato notte e giorno per realizzare quest’opera, orgoglio del Paese”, sottolinea il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

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