L’area di “Lavinium“, a pratica di mare, è chiusa al pubblico. A quanto pare, non e’ stata rinnovata la convenzione per la fruizione dell’importante sito archeologico.
Pratica di Mare: l’area archeologica di Lavinium non si può più visitare
In attesa che, come stabilito dal Tar, venga rimosso il cancello che da quattro anni impedisce l’accesso al borgo di Pratica di Mare – l’ultimatum del Comune è ufficialmente scaduto ieri – un’altra tegola si abbatte sul patrimonio storico di Pomezia.
“Mi risulta che l’area archeologica di Lavinium non si possa più visitare – denuncia il consigliere comunale Fabio Fucci – perchè l’amministrazione non ha rinnovato la convenzione per la fruizione del sito, stipulata alcuni anni fa con la famiglia borghese e la sovrintendenza.
L’omonimo museo è una perla, ma a due passi c’è un’area unica al mondo, che ha visto la nascita della civiltà laziale”.
Il riferimento è ai cosiddetti “13 altari” e alla presunta tomba di Enea.
“Gli amministratori – ha aggiunto Fucci – dovrebbero capire che devono dialogare con gli altri soggetti coinvolti e le altre istituzioni, invece di tenere sciocche guerre di posizione. Il valore archeologico della nostra città non può essere sminuito così“.
L’assessore alla cultura Simona Morcellini, in risposta, fa sapere che è stato aperto un confronto con la sovrintendenza per la valorizzazione dei siti di pratica di mare.
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