Il Senato approva: Salvini sarà processato per sequestro di persona

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Matteo Salvini va a processo per sequestro di persona: l’Aula del Senato ha autorizzato il procedimento nei confronti dell’ex ministro degli Interni e attuale segretario del Carroccio. I voti favorevoli sono stati 149 , i contrari 141. I partiti della maggioranza, Pd, M5S, Leu e Gruppo Misto, hanno votato compatti a favore dell’autorizzazione a procedere per la vicenda Open Arms. Il sì arrivato in serata a Palazzo Madama il segretario del Carroccio significa l’inizio dell’iter processuale. “Vado avanti, a testa alta“, dichiara il leader della Lega. “Salvini non agì per interesse pubblico, ma per strumentalizzare il consenso e aumentare i follower sui social“, afferma Matteo Renzi, segretario di Italia Viva.

Salvini a processo per sequestro di persona, sì del Senato

Via libera del Senato al processo per sequestro di persona nei confronti del leader della Lega. La vicenda risale all’agosto del 2019, quando il leader della Lega era ancora ministro dell’Interno. Una nave dell’ong spagnola Open Arms, con 160 migranti a bordo – in maggioranza donne e bambini – chiede l’accesso a un porto. Salvini ne impedisce l’attracco, bloccando l’imbarcazione in mare per 19 giorni.

“Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta”, ha commentato poco fa Salvini.

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“Ritengo la scelta di Salvini un modo per strumentalizzare il consenso, e aumentare i follower sui social“, ha dichiarato oggi in Aula il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, annunciando il sì del suo partito all’autorizzazione a procedere nei confronti del segretario della Lega. “Per me non c’è interesse pubblico nel tenere un barcone lontano dalle coste“, ha aggiunto il senatore di Iv.

“Il processo di un Ministro per aver fatto quello che il suo mandato gli imponeva, ovvero difendere la Nazione e i suoi confini, è un precedente spaventoso nella democrazia Italiana”, sottolinea in una nota la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Dopo la decisione del Senato, il procedimento torna alla Procura di Palermo che dovrà chiedere il rinvio a giudizio per il leader della Lega.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio Salvini, in qualità di imputato, potrà scegliere riti alternativi, come il patteggiamento o l’abbreviato.

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