Il “comitato pendolari” della Roma-Lido ha risposto ai dati forniti dall’Atac sul numero delle corse effettuate nell’ultimo periodo sulla ferrovia regionale.
“Il comitato pendolari” risponde al comunicato dell’Atac che aveva affermato come nel periodo tra il 18 maggio e il 22 luglio l’azienda avesse erogato complessivamente il 92,2% dei passaggi previsti dal programma di esercizio:
“Fino a febbraio – spiegano i pendolari – l’orario ufficiale relativo alla Roma-Lido prevedeva 178 corse al giorno. In fase 2 e 3 dell’emergenza Covid, la tabella si è ristretta a 150. Oltretutto, Atac non riesce neanche a garantire questo servizio.
Infatti, con una girandola di rimodulazioni sottaciute nei canali informativi aziendali, saltano sia molti treni pomeridiani, sia quelli inseriti fantasiosamente tra due convogli in partenza ogni quarto d’ora.
Inoltre un altro punto da approfondire è l’ordinanza del 30 aprile firmata dal presidente della Regione che stabilisce come si debba osservare un carico massimo non superiore al 50% della capacita’ di trasporto del mezzo. Tale percentuale non garantisce comunque il distanziamento di almeno un metro ed è accettabile solo tenuto conto dell’obbligo di utilizzo delle mascherine.
Tuttavia – conclude il comitato – questa responsabilità Atac la rimette alla buona volontà dei singoli passeggeri, non effettuando i necessari controlli in vettura”.
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