Carabinieri arrestati, “Reati impressionanti”. Coinvolto anche il comandante

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Torture a cittadini innocenti, pestaggi brutali, arresti illegali. E poi traffico e spaccio di stupefacenti su larga scala: questi i reati che ieri hanno portato all’arresto di dieci carabinieri e al sequestro dell’intera caserma di Piacenza. Ilaria Cucchi: “Ricorda la vicenda di mio fratello Stefano: basta parlare di mele marce, i casi stanno diventando troppi”, commenta.  “Siamo di fronte a reati impressionanti. Aspetti molto gravi e incomprensibili agli stessi inquirenti”, dichiara la procuratrice Grazia Pradella.

Carabinieri arrestati, la caserma di Piacenza era diventata il fulcro del traffico di droga

Sembra di essere nella serie Gomorra“, confida uno spacciatore a un suo amico, intercettato dalla Guardia di Finanza, commentando il sistema di spaccio gestito dai militari della caserma di via Caccialupo, a Piacenza.

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Tutti i militari della caserma sequestrata, tranne un appuntato, sono accusati dalla Procura di aver messo in piedi un sistema di traffico e spaccio di droga su larga scala, incluso il comandante, il maresciallo e il capitano della stazione.

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Le intercettazioni che hanno portato all’arresto dei carabinieri sono una lunga sequenza di orrori e violenza. Si sentono le grida dei cittadini massacrati, i lamenti dei torturati.

Ilaria Cucchi: “Un fatto enorme che ricorda la vicenda di mio fratello Stefano”

“Un fatto enorme e gravissimo che ricorda la vicenda di mio fratello Stefano”, commenta oggi Ilaria Cucchi, sorella del giovane ingegnere romano arrestato e ucciso dai carabinieri di Roma.

“Bisogna andare fino in fondo, non si facciano sconti a nessuno come hanno dimostrato magistrati coraggiosi nell’indagine sulla morte di Stefano”, sottolinea Ilaria.

Basta parlare di singole mele marce, i casi stanno diventando troppi“, aggiunge. “Il problema è nel sistema: mi vengono in mente i tanti carabinieri del nostro processo che vengono a testimoniare contro i loro superiori. E subito dopo spuntano comunicati dell’Arma, come nel caso del loro collega Casamassima”, conclude Ilaria Cucchi.

“Una serie tale di atteggiamenti criminali che ci ha convinto a procedere anche al sequestro della caserma dei carabinieri”, spiega la procuratrice Pradella in conferenza stampa.

“Addirittura, mentre la città di Piacenza contava i tanti morti del coronavirus, questi carabinieri approvvigionavano di droga gli spacciatori rimasti senza stupefacenti a causa delle norme anti Covid”, sottolinea la procuratrice.

Si tratta di “episodi inauditi e inqualificabili. Fatti inaccettabili, che rischiano di infangare l’immagine dell’Arma”, commenta oggi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Ora indaga anche la Procura Militare di Verona.

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