Mentre la Asl diffida il Campidoglio, la Regione Lazio si dice pronta ad avvalersi dei poteri di surroga se la sindaca Raggi non procederà almeno a una bonifica del campo nomadi di Castel Romano.
E’ ormai esploso il caso del campo nomadi di Castel Romano. Un problema pesante che vede uno scontro acceso tra Regione e Comune di Roma.
Dopo l’ennesima ispezione, la Asl ha inviato una diffida al Campidoglio, invitandolo a prendere misure urgenti.
“Uno sgombero – suggerisce l’azienda sanitaria – oppure, ove questo non fosse possibile per il particolare momento storico, una bonifica ambientale”.
Tempo massimo: due luglio, vale a dire domani. Tempi strettissimi che derivano da condizioni igieniche non più sostenibili. A mettere ancora più pressione arriva la Pisana che, in un incontro con i comitati dei cittadini di Roma e Pomezia, annuncia che, se la Raggi non avvierà almeno una procedura di pulizia dell’area nelle prossime ore, agirà direttamente.
“Non vorremmo adottare i poteri sostitutivi che ci concede la legge, ma in caso di continua inerzia non potremo certo astenerci. Lì la situazione è gravissima da mesi” – ha tuonato l’assessore Alessio D’Amato.
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