Smantellato l’Ufficio Condono Edilizio del Comune di Roma. La Procura ha disposto l’arresto di sei persone: un funzionario e un geometra dell’Ufficio, e poi quattro impiegati della società “Risorse per Roma spa”, a cui lo stesso Ufficio aveva appaltato la gestione delle pratiche per le sanatorie. L’accusa dei pubblici ministeri è di corruzione, truffa e falsa certificazione: presso l’Ufficio era stato messo in piedi, secondo i pm, un sistema articolato di tangenti che venivano chieste ai cittadini in cambio dell’approvazione delle pratiche di condono.
Questa mattina sono finiti in manette, arrestati dai Carabinieri della Compagnia Roma Eur, sei impiegati con incarichi di vario livello all’interno dell’Ufficio Condono del Comune di Roma.
Nella ricostruzione della Procura, basata su intercettazioni telefoniche e ambientali, gli arrestati – un funzionario, un geometra e quattro impiegati di Risorse per Roma spa – sono responsabili di aver messo in piedi un sistema di tangenti articolato, che andava avanti da anni.
Secondo i pm ai privati cittadini che intendevano chiedere un condono, o una sanatoria per piccoli abusi edilizi, veniva regolarmente proposto dagli arrestati il pagamento di una tangente. Un esborso di denaro che dagli indagati veniva presentato ai richiedenti come necessario per sistemare le pratiche. I sei accusati ora si trovano agli arresti domiciliari.
Dalle indagini dei pubblici ministeri romani sono emerse irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio, commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa”, appaltata dal comune di Roma per la gestione dell’Ufficio Condono.
Irregolarità funzionali, secondo gli inquirenti, al sistema corruttivo messo in piedi dal funzionario del Comune e dal geometra, che avrebbero agevolato i richiedenti del condono nell’approvazione delle pratiche in cambio di denaro.
In particolare i sei indagati avrebbero richiesto, ai privati che avevano in pendenza l’istruttoria di istanza di condono, compensi per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi.
I Carabinieri della Compagnia Roma Eur, a conclusione dell’attività d’indagine della Procura della Repubblica, hanno quindi arrestato i 6 indagati con l’accusa di corruzione, truffa e falsa attestazione e certificazione. I militari hanno notificato anche il decreto con cui è stato disposto il sequestro dei conti correnti di alcuni degli indagati, per un valore di 455.000 euro.
“Gli episodi di corruzione e truffa che vedono coinvolti un funzionario del Comune e alcuni dipendenti di Risorse per Roma sono assolutamente vergognosi. Oltre alle mele marce esiste però un mondo di lavoratori dalla schiena dritta, pronti a denunciare episodi di illegalità”, ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Il dipendente che ha denunciato i fatti agli inquirenti ha infatti permesso di bloccare un meccanismo di corruzione. Sono orgogliosa di lui e di chi, come lui, si espone ogni giorno a difesa e tutela dei cittadini. Al nostro dipendente, alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri, va il mio più sentito ringraziamento”, conclude la Sindaca.
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