La Lav chiede l’abbassamento dell’IVA sul cibo, l’introduzione di un “Animal social bonus” destinato alle famiglie più bisognose e di una “Quattrozampe social card” per chi adotta. Nelle famiglie italiane vivono oltre 7 milioni di cani e 7 milioni di gatti, ma a causa della crisi economica dovuta al Coronavirus, prendersi cura di loro è sempre più costoso. E lo è soprattutto per quelle persone che sono rimaste senza stipendio e senza lavoro.
Lav: Contrastare l’abbandono degli animali
L’obiettivo, ovviamente, è facilitare la convivenza con gli animali e contrastare gli abbandoni e il randagismo. “A seguito dell’emergenza sanitaria – si legge in una nota di Lav – il nostro Paese sta affrontando una grave crisi economica, che rischia non solo di mettere in difficoltà molte famiglie che vivono con animali, ma anche di aumentarne gli abbandoni. In Italia il randagismo costa a tutti noi più di 126milioni di euro all’anno. Le nuove adozioni, negli ultimi tre anni, sono in calo e questo determina un ulteriore aumento dei costi sia per le Amministrazioni che per i cittadini”.
Iva al 22% per le prestazioni veterinarie
Nel nostro Paese l’Iva per le prestazioni veterinarie e il cibo è tra le più alte d’Europa: al 22%, come per i “beni di lusso”. Inoltre, i farmaci veterinari costano fino a dieci volte di più dei farmaci a uso umano, nonostante il principio attivo sia spesso lo stesso. L’elevato prezzo rende difficile l’accesso alle terapie, in particolare per tutti quegli animali affetti da patologie croniche. Inoltre, le spese veterinarie sono rimborsabili solo in piccola parte.
Lav chiede aiuto al Ministro Gualtieri
Lav si rivolge direttamente al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, affinché vengano introdotte con urgenza misure economiche che possano facilitare la convivenza con gli animali familiari e contrastare così gli abbandoni.
“In particolare – prosegue la nota di Lav – chiediamo la previsione “una tantum” di un Animal Social Bonus in cibo e cure veterinarie per l’emergenza Covid-19 destinato alle persone che vivono con un cane o un gatto e differenziato per fasce di reddito”.
“L’introduzione di una Quattrozampe Social Card per l’adozione di un animale da un canile o gattile del valore di 1.000 euro; un aumento della quota detraibile dalla denuncia dei redditi per cure e farmaci veterinari; l’abbassamento dell’IVA su cibo e cure per animali, equiparandola all’IVA sui servizi essenziali umani; e la diminuzione dei prezzi dei farmaci generici”.
Gli animali fanno parte della famiglia e non possono essere considerati un lusso.
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