La Germania, il Paese europeo che finora sembrava aver superato bene e con pochi danni l’epidemia di coronavirus, da qualche giorno è nel pieno dell’incubo. Al centro della spirale il mattatoio di Rheda-Wiedenbrück, nella regione occidentale del Nord Reno-Vestfalia. Nei giorni scorsi i lavoratori della ditta Tönnies colpiti dal virus erano 400. Oggi invece sono arrivati a più di mille: un focolaio in espansione, in grado di riportare la regione al livello di allarme massimo. Chiuse tutte le scuole e gli asili: le autorità militari e civili valutano in queste ore un lockdown totale per tutta la regione.
L’intera Germania è in apprensione: sono 1.029 i dipendenti del mattatoio dell’industria della carne tedesca Tönnies risultati positivi al test del coronavirus, su un totale di 1.450 lavoratori. Lo ha reso noto il Consiglio della regione del Nord Reno-Vestfalia. L’esplosione dell’infezione aveva già portato nei giorni scorsi alla chiusura di tutte le scuole e degli asili infantili regionali: ora si teme che il focolaio possa estendersi ulteriormente.
Di fronte alla gravità della situazione, il presidente del Land, Armin Laschet (Cdu), non ha escluso un ritorno del lockdown. Laschet, come riporta il Guardian, è stato anche uno dei leader politici tedeschi che con più forza ha premuto sul governo centrale per ottenere un rilassamento delle misure anti-contagio, stabilite dalla cancelliera Angela Merkel.
“Potrà diventare necessario mettere in atto un lockdown a tappeto nella regione“, ha affermato Laschet ieri sera. Il governatore della regione si è detto particolarmente preoccupato, perché molti dipendenti del mattatoio dell’industria di carni Tönnies sono pendolari e provengono da città diverse.
In Germania la diffusione dell’infezione aveva già portato alla chiusura delle scuole della Vestfalia. Ma il terrore dei vertici militari e civili che in queste ore stanno valutando la situazione è che i lavoratori positivi al virus possano aver già contagiato le loro famiglie, sparse nelle varie città della regione, diffondendo così il contagio tra la popolazione.
L’esplosione del focolaio ha gettato nel panico un po’ tutti i tedeschi, allarmati per la possibilità che la carne prodotta nel mattatoio possa essere infetta. E il timore riguarda anche la carne prodotta negli altri macelli del resto della Germania: gli esperti sanitari infatti sospettano che il Covid-19 possa diffondersi facilmente proprio nelle strutture di macellazione degli animali da carne. La causa sono le condizioni in cui lavorano i dipendenti dei mattatoi: la refrigerazione degli ambienti, ad esempio, favorisce lo sviluppo del coronavirus.
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