Questa mattina – davanti all’ospedale Grassi di Ostia – gli addetti alle pulizie sono tornati a protestare per il decurtamento del 25% dei parametri contrattuali che, di fatto, si traduce in una diminuzione delle ore lavorative settimanali per ogni lavoratore, con conseguenti ripercussioni sui salari mensili.
«Parliamo di stipendi tra i 500 e i 600 euro – spiega Giuseppe Conforzi, della UIL – che ultimamente sono arrivati a toccare i 375 euro, gettando nello sconforto tante donne e uomini che con quei soldi devono mantenerci una famiglia. Tutto questo inevitabilmente influisce anche sull’efficacia e la qualità’ del servizio – avverte in conclusione Conforzi – in un contesto che non garantisce i giusti parametri di pulizia e igienizzazione nei vari presidi sanitari del territorio. Peraltro, ciò accade mentre in ogni reparto si continua a combattere contro l’epidemia di coronavirus.»
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