Via Ferdinando D’Aragona a Ostia. Per anni gli abitanti hanno dovuto convivere in maniera forzata con gli occupanti della struttura che più di una volta è stata oggetto di fatti di cronaca, uno per tutti il ritrovamento nel 2012 del cadavere di una donna. Lo sgombero era quindi stato accolto con favore dai cittadini che speravano di vedere lo stabile riqualificato.
Quello che al momento preoccupa di più sono però le condizioni del terreno che si trova tra via d’Aragona e via Bernardino da Monticastro. L’area era la parte esterna dell’ex Enalc Hotel, si possono ancora vedere la piscina e i campi sportivi. La mancanza di manutenzione e di interventi di pulizia ha trasformato il giardino in una vera e propria discarica a cielo aperto. All’interno ci sono sacchi di immondizia, sporcizia e erba incolta.
Intervento che tarda ad arrivare. “Abbiamo inviato numerose segnalazioni al Municipio – ci raccontano i residenti – ma non abbiamo mai visto nessuno. L’area in realtà è sotto la gestione di roma capitale per la porzione più prossima a via d’Aragona, per il resto è di competenza della Regione Lazio che proprio su una parte di quel terreno ha inaugurato nel 2008 il polo universitario.
La speranza dei residenti è che almeno una parte dell’area sia data in gestione proprio al centro di formazione e all’università che ha più volte manifestato interesse.
“Ci sono aspetti ancora da chiarire sulle destinazioni d’uso, ma la nostra intenzione – ci ha spiegato il professor Massimo Gennaretti docente che si occupa del polo di Ostia dell’Università Roma Tre – è quella di poterlo sfruttare per trovare spazi di laboratorio per didattica e ricerca. Sono ancora da stabilire sia le modalità di utilizzo che la porzione del terreno – continua – ma siamo già in contatto con la regione e abbiamo un buon dialogo anche con il Decimo Municipio.
Intanto della questione abbiamo interessato anche l’assessore all’ambiente Ieva che fa sapere di aver già protocollato a marzo una richiesta alla direzione tecnica del municipio per programmare la rimozione dei rifiuti e lo sfalcio della vegetazione ma a quanto pare l’intervento non e’ ancora stato programmato.
Ti potrebbe interessare leggere anche: Ostia: vetri e chiodi sulle spiagge libere fanno la prima vittima