Stop al razzismo: migliaia le persone che si sono riunite oggi in piazza del Popolo a Roma al grido di “I can’t breathe”, per la manifestazione del movimento Black Lives Matter Italia, nel rispetto delle misure anti-covid. Mentre a Washington, Philadelphia, New York, Buffalo, Minneapolis milioni di cittadini sono scesi nelle strade, in una giornata che segna la storia degli Stati Uniti, la protesta per la morte di George Floyd si estende a macchia d’olio al resto del mondo.
Il video dell’arresto di George Floyd, le immagini del poliziotto che lo soffoca schiacciandogli il collo per 8 lunghissimi minuti, mentre lui ripete “I can’t breathe”, hanno fatto il giro del mondo. Portando alla luce un tema caldo, non solo negli Stati Uniti: il razzismo e la brutalità della polizia. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza ieri a Londra, Berlino, Parigi, Tokyo, per chiedere giustizia.
E l’Italia non è da meno: a Torino migliaia di ragazzi hanno manifestato per chiedere giustizia e mettere fine alla brutalità della polizia, nel rispetto del distanziamento e delle misure anti-covid: piazza Castello era invasa di ragazzi, tutti a un metro l’uno dall’altro. Stessa scena anche a Bologna, Firenze, Napoli.
E oggi tocca alla Capitale: a piazza del Popolo è in corso dalle 11 di questa mattina la manifestazione pacifica “I Can’t Breathe – Black Lives Matter Roma“, contro le ingiustizie del razzismo, tanto negli Stati Uniti quanto nel resto mondo. Migliaia i partecipanti, che hanno colorato la piazza con centinaia di cartelli e striscioni con scritto “No Justice, No Peace”, “I Can’t Breathe”, “Stop Racism”. Tutti si sono inginocchiati per 8 minuti e 46 secondi, lo stesso tempo impiegato dal poliziotto Derek Chauvin per soffocare a morte George Floyd, a Minneapolis.
Tra i promotori della manifestazione romana Women’s March Rome, il movimento delle Sardine, il gruppo ambientalista Extinction Rebellion Rome International, i Fridays for Future Rome di Greta Thunberg, gli U.S. Citizens for Peace and Justice, e i Giovani Europeisti Verdi. Tutto si è svolto nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza richieste dalle misure anti contagio, spiegano gli organizzatori.
George Floyd, sottolineano i manifestanti di Roma, è la punta di un iceberg. E’ morto soffocato dal ginocchio di un poliziotto che lo tiene a terra, schiacciandogli il collo per 8 interminabili minuti, fino a fargli esalare il suo ultimo respiro. Ma la sua morte, spiegano dal microfono acceso in piazza del Popolo, ha scoperchiato il vaso di Pandora delle violenze della polizia statunitense ai danni dei neri americani, come testimonia la lunga lista di afroamericani disarmati uccisi durante banali controlli.
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