“Dobbiamo modernizzarlo, questo Paese. E questa è l’occasione giusta per farlo”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte espone le linee guida per la rinascita dell’Italia, intervenendo al talk L’Italia che riparte. Coesione sociale, drastico taglio della burocrazia, innovazione tecnologica, welfare, riconversione ecologica: queste le parole chiave individuate dal premier per uscire dalla crisi scatenata dal Covid-19.
“La sfida della ripartenza non può esaurirsi semplicemente nel ritorno alla normalità precedente al covid-19”. Dopo la conferenza stampa a Palazzo Chigi di ieri sera, il presidente del Consiglio Conte torna oggi a esporre i principi alla base del piano per la ripartenza dell’Italia.
“Dobbiamo modernizzarlo, questo Paese”, sottolinea Conte durante il digital talk L’Italia riparte di oggi pomeriggio. “Il Governo è già al lavoro per un ambizioso Recovery Plan per l’Italia“, spiega.
“Il modello di sviluppo perseguito negli ultimi decenni in tutti i Paesi occidentali, pur avendo creato molta ricchezza, non ha contribuito a rafforzare la coesione sociale. E dunque ricostruire la società nell’era post-pandemia richiede un investimento straordinario: per rafforzare i presidi pubblici come la sanità, il welfare, i trasporti, la connettività digitale“, rimarca il premier.
“Il governo ha messo a disposizione 80 miliardi di interventi in deficit per rafforzare la sanità, per sostenere il reddito di lavoratori e famiglie, per mettere in atto moratorie sui prestiti bancari. Abbiamo eliminato alcuni passaggi burocratici eccessivi, come nel caso della Cassa Integrazione in deroga. Ora è necessario un taglio ancora più drastico della burocrazia“, sottolinea Conte.
Qui il video dell’intervento di oggi del presidente del Consiglio al talk digitale L’Italia che riparte.
Serve “uno sforzo corale per recuperare quanto perduto a causa della crisi economica scatenata dal Covid, e ricostruire uno sviluppo basato su coesione sociale, sostenibilità, innovazione tecnologica, rivoluzione delle competenze“, continua.
Tra le priorità elencate dal premier anche la riconversione ecologica della nostra economia, “in connessione al programma della Commissione Ue”, spiega il premier.
“Dobbiamo sostenere le filiere produttive, le catene di lavoro, finanziare l’innovazione con tutti gli strumenti e incentivi fiscali”, conclude il presidente del Consiglio.
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