Recovery Fund, 500 miliardi a fondo perduto: l’accordo Merkel e Macron per il rilancio Ue

L’accordo c’è. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo del governo francese Emmanuel Macron hanno trovato l’intesa: sì al Recovery Fund, un piano da 500 miliardi a fondo perduto per garantire un’iniezione di capitali ai paesi Ue colpiti dagli effetti del Covid-19.

Recovery Fund,  100 miliardi per l’Italia

L’Unione Europea, a fronte della più grande crisi mai fronteggiata dal dopoguerra a oggi, non si tira indietro. Francia e Germania presenteranno alla Commissione UE un documento congiunto per rilanciare l’economia del Vecchio Continente: un ombrello da centinaia di miliardi, non più in forma di prestiti come inizialmente ipotizzato ma come contributo diretto di denaro ai membri dell’Unione più colpiti dagli effetti della pandemia. Uno scudo anticrisi per dare il combustibile necessario alla ripresa dell’Europa ed evitare così un crollo del sistema economico.

Per l’Italia l’accordo sul Recovery Fund significa un fondo da 100 miliardi: ossigeno puro per il rilancio dell’economia. Un intervento di carattere storico, che si presenta come un Piano Marshall ancora più poderoso ed esteso di quello lanciato dall’amministrazione Usa dopo la seconda guerra mondiale. La parola finale spetta al Consiglio Europeo convocato per il 18 giugno prossimo, ma intanto lo spettro di una crisi economica devastante si allontana sempre di più.

Recovery Fund

“La proposta franco-tedesca di 500 miliardi a fondo perduto – sottolinea con un tweet il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – rappresenta un primo passo importante nella direzione auspicata dall’Italia. Per superare la crisi e aiutare imprese e famiglie serve ampliare il Recovery Fund. Siamo fiduciosi in una proposta ambiziosa da parte della Commissione Europea”.

La notizia dell’intesa raggiunta da Francia e Germania ha fatto scendere immediatamente lo spread tra i nostri Btp e i Bund, i titoli di Stato tedeschi.

Contributi a fondo perduto

L’ipotesi di lavoro per dare l’avvio al Recovery Fund partiva inizialmente dal presupposto che si trattasse di prestiti, per una cifra che si aggirava intorno ai 300 miliardi. Ora il piano siglato da Merkel e Macron stravolge le carte in tavola: attraverso l’emissione di Bond comunitari, come caldeggiato più volte dal premier Conte, l’Ue potrà sostenere i paesi più colpiti dalla crisi. La strategia è quella di favorire la transizione verso un’economia green e digitale.

Il piano per il Recovery Fund è il primo passo in direzione dell’emissione di debito comune ripartito tra tutti i Paesi dell’Unione, lungamente osteggiato dai falchi rigoristi. La svolta della Germania garantisce l’isolamento dei paesi del fronte del no: Olanda in testa, seguita da Austria e gli altri fautori delle politiche di austerity.

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