Dal 18 maggio riprendono le celebrazioni liturghiche, nel servizio di Alberto Tabbì i parroci del territorio ci raccontano come si sono organizzate le parrocchie.
«I fedeli saranno accolti dai volontari che li aiuteranno a entrare uno ad uno e con la mascherina – racconta Don Carlo Iakel, Parroco di Stella Maris – alla fine della messa abbiamo predisposto la possibilità di aprire tutte le porte laterali per permettere ai fedeli di uscire senza assembramenti.»
«Noi sfruttiamo lo spazio fuori la chiesa – aggiunge Don Roberto Visier Parroco di San Nicola – raggiungiamo 100 posti separati e faremo in questo modo.»
«Per lo scambio della pace continuano ad esserci le norme che lo vietano – aggiunge Don Giovanni Patanè Parroco di Regina Pacis – per quanto riguarda l’eucarestia le persone resteranno ferme ai banchi e sarà il Sacerdote che, munito di guanti, porterà l’eucarestia al posto.
«Per le offerte metteremo un bussolotto grande all’ingresso – racconta Don Pietro Strango Parroco di Santa Monica – le confessioni le faremo all’aperto.»