Le attività commerciali dei cinesi, anche a Ostia, hanno sicuramente chiuso molto prima del lockdown italiano e nella maggior parte dei casi sono ancora chiuse. Sulle motivazioni circola un’antipatica fake news che abbiamo provato a chiarire.
Le attività commerciali dei cinesi, in Italia, hanno chiuso molto prima dell’inizio del lockdown imposto dal governo Conte. In molti se n’erano accorti e le fake news rimbalzate in rete sono state tante. C’è chi ha parlato di una fuga legata alla divulgazione di notizie mai comunicate in Italia, chi invece ha parlato di paura. Adesso che qualche ristorante, pochi a dire il vero, ha riaperto per l’asporto abbiamo provato a chiarire le fake news.
Il nodo sulle chiusure dei negozi cinesi è stato sciolto anche da Marco Bettin, segretario generale della Camera di Commercio italo-cinese e direttore operativo della Fondazione Italia-Cina che all’agenzia di stampa dire ha affermato: “Quello dei cinesi è un popolo molto ligio, pragmatico, rispettoso e informato, che conosce il Coronavirus meglio di noi. Quindi, semplicemente, ha anticipato le misure annunciate in questi giorni dal nostro Governo”.
Il Covid 19 sembra imporre anche un ragionamento di natura differente che non sfugge a Ramasan che, alla faccia di ogni barriera cultura anche culinaria, in Via della Marina gestisce un negozio di Kebab e pizza.
“Dopo il Coronavirus – afferma Ramasan – il mondo non sarà più quello di prima. Il virus ha colpito tutti, italiani e stranieri. Sono convinto che, ad emergenza terminata, non guarderemo più alle persone in base al Paese dal quale provengono, ma ci sentiremo tutti più vicini”. – ha concluso.
Se il Covid abbia dato o meno una spallata al razzismo per ora può essere solo una ragionevole speranza, che potrà essere confermata o smentita solo dal ritorno alla normalità.
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