Dal lockdown alla ripartenza: la Guardia Costiera ha avviato una campagna per “fotografare” lo stato attuale del mare e delle aree protette.
L’obiettivo è di acquisire informazioni e dati scientifici riguardanti le aree marine protette durante il periodo di lockdown e nella fase immediatamente successiva. Infatti, lo stop delle attività industriali e il ridotto numero di persone presenti nei porti e nelle spiagge, solitamente affollate da bagnanti e diportisti già in questo periodo dell’anno, ha prodotto un notevole miglioramento delle condizioni generali degli habitat naturali.
Le operazioni coinvolgeranno anche l’Arpa Lazio e l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che collaboreranno con i nuclei sub della Guardia Costiera, fornendo misurazioni scientifiche e supporto logistico.
L’attività prevedrà la rilevazione di immagini della flora e fauna marina e il censimento degli avvistamenti di specie inconsuete in prossimità di aree fortemente antropizzate. Questa campagna di monitoraggio si affianca alle altre iniziative promosse dal ministro Sergio Costa, su impulso dell’associazione Marevivo e a cui il corpo delle Capitanerie di Porto fornirà il proprio contributo operativo.
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