La fase due è partita anche per il Trasporto Pubblico, da sempre un tasto dolente nella capitale e in particolar modo nel Litorale. In questi giorni, nel Decimo Municipio, la situazione è piuttosto tranquilla. Le persone che sono tornate al lavoro sono ancora poche e questo ha favorito, e di molto, la fruizione dei mezzi con le restrizioni. L’Atac ha infatti messo in campo una serie di rigorose regole: obbligo di indossare a bordo le mascherine, adesivi sui sedili da non occupare, distanziamento di almeno un metro tra i passeggeri, percorsi diversi per ingresso e discesa. Mancano i dispenser con il gel igienizzante, ma soprattutto non è ancora chiaro chi deve far rispettare le disposizioni imposte. Per il momento sembra che se ne stiano occupando gli stessi conducenti o gli addetti della sicurezza.
«Per prendere il treno ho impiegato 5 minuti – raccontano i passeggeri – c’e’ sicurezza, i percorsi sono diversi e tutti hanno le mascherine e i guanti. Non abbiamo trovato i gel igienizzanti ma li abbiamo noi. C’è qualcuno che non rispetta le distanze ma sono pochi.» «Devo complimentarmi con l’utenza – dichiara un autista – sul mio mezzo non è salito nessuno senza mascherina, mi voglio complimentare. Noi facciamo il nostro dovere nel guidare e i cittadini dovrebbero autoregolamentarsi. Mi raccomando, vogliamoci bene.»
Incredibile a dirsi, ma in questo periodo di emergenza sembra essere calata l’ascia di guerra tra l’Atac e gli utenti. Tutti, infatti, si appellano al senso di responsabilità, nella speranza che questa fase passi in fretta con la collaborazione di ciascuno di noi.