Borgo San Martino, Lupi: “Il futuro del calcio locale è nell’impiantistica”

Lupi Borgo San Martino
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Cominciare a pensare a come sarà il futuro, ridisegnato in fase Covid- 19.  Gli ultimi mesi  segneranno anche il calcio locale, il nostro pallone. Che, a dire la verità, dovrà prendere misure innovative per non morire.  In questi giorni il presidente del comitato regionale Melchiorre Zarelli ha parlato più che di calcio giocato, di politica territoriale, invitando le società a stringere intese con le amministrazioni comunali.   Argomento quello dell’impiantistica che sta a cuore ad Andrea Lupi, il numero uno del Borgo San Martino che in più occasioni  ha sostenuto che gli impianti ammodernati saranno l’ossigeno delle società.

Borgo San Martino, Lupi: “Ci salviamo così”

“Sono d’accordo, ora il primo passo spetta ai comuni – dice Lupi –  noi prima di questo difficile momento eravamo in contatto con il Comune di Cerveteri e spero di avere un tavolo per confrontarci.  Del nostro progetto sono stati da subito sensibili, d’altro canto  avere un campo di proprietà, utilizzando spazi per la realizzazione  di centri ricreativi va  a beneficio della collettività.  Dobbiamo metterci in testa che cambieranno molto cose, le strade da percorrere sono diverse.

Per raggirare le crisi o ci si unisce tra club, oppure dobbiamo prendere da esempio la politica di molte società  dilettantistiche locali che hanno creato spazi di ristoro e di accoglienza, ricavandone utili per sostenere le spese. Solo così possiamo salvarci, con le istituzioni che dovranno assumere  un ruolo fondamentale nell’iter burocratico, facilitando l’accesso a crediti e sburocratizzando le pratiche” .

Nel litorale, dunque, tra Cerveteri e Ladispoli i dubbi da scogliere sono molto e le speranze sono tenute in vita dalla capacità di molti presidenti, ai quali va dato merito di fare sport per passione  e in cambio le amministrazioni devono agevolare i percorsi di ammodernamento degli impianti.

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