«Attenzione, le spiagge non necessitano di essere disinfettate come i pavimenti di una metropolitana.» È l’appello lanciato ai Sindaci dei Comuni costieri dal WWF del Litorale Laziale, in vista delle operazioni di sanificazione necessarie per la riapertura degli arenili. «Non intervenite – aggiunge la presidente Maria Gabriella Villani – come è successo a Cadice, in Spagna, dove sono stati spruzzati mille litri di una soluzione contenente candeggina. Dopo settimane di lockdown e grazie all’effetto della solarizzazione, nessuna particella di Covid-19 può essere sopravvissuta sulla sabbia. Per sanificarla basterà ripulirla dai rifiuti di origine antropica e quindi dalla plastica».
C’è grande preoccupazione tra gli agenti della Polizia Locale del Decimo Gruppo Mare, in merito alla gestione dei controlli che dovranno essere effettuati sulle spiagge libere. “Si tratta di chilometri di costa da pattugliare, un impegno al di fuori delle nostre possibilità operative, sia per estensione che per numero di potenziali bagnanti- dichiarano i sindacati di categoria – chiediamo l’implementazione del personale e maggiori mezzi a disposizione».
Federbalneari ha inviato ai Comuni del Litorale Laziale un protocollo di sicurezza in vista delle prossime riunioni con la Regione sulle modalità di riapertura, ipotizzata per il 18 maggio. Tra le linee guida, il distanziamento sociale di almeno un metro, l’obbligo di guanti e mascherine e la prenotazione obbligatoria tramite App.
Potrebbe interessarti anche: La polizia locale ha chiesto al comandante di effettuare test sierologici