Tra marzo e aprile in Italia sono saltati 17mila matrimoni e tra maggio e giugno potrebbero arrivare alla cifra record di 50mila. Il business delle cerimonie, che vanta un giro d’affari miliardario, è decisamente in crisi, anche nel litorale, luogo spesso privilegiato dagli sposi per il gran giorno. Il decreto del 27 aprile prevede l’officiatura delle unioni coniugali alla sola presenza degli sposi, del celebrante e dei testimoni. In sostanza, ci si può sposare, ma senza baci, abbracci, parenti e amici e soprattutto senza ricevimento nuziale.
Sposarsi con guanti, mascherine e distanze di sicurezza; rimandare di qualche mese aspettando tempi migliori; oppure spostare direttamente al 2021, nella speranza che venga trovato un vaccino o, quantomeno, una cura. Roberta Rossi, nota Weddings Planner di Ostia dà consigli e suggerimenti alle coppie che in questo periodo di emergenza si trovano di fronte alla scelta. «Tenendo presente che in Italia i matrimoni rappresentano un business di 40 miliardi, adesso quei 40 miliardi sono fermi – ha spiegato Rossi – io ho spostato tutto all’autunno, quelli stranieri all’anno prossimo. Decidete qual è la vostra priorità – consiglia alle coppie – se volete sposarvi ugualmente considerate l’idea di ridurre il numero di invitati, oppure rimandate al 2021. Una cosa è certa, i matrimoni non saranno più gli stessi.»