La Regione Lazio ha emesso l’ordinanza che disciplina l’utilizzo dei mezzi pubblici in vista della fase 2. Tante le disposizioni previste: interruzione del servizio alle 23.30, niente aria condizionata, 40 passeggeri massimo per ogni autobus e 600 per ogni treno, possibilità, da parte del conducente, di saltare le fermate in caso di sovraffollamento, utilizzo di conta-persone, obbligo di mascherine, igienizzazione e sanificazione delle vetture, adesivi sui sedili da non occupare, installazione di dispenser con gel, distanziamento di un metro, percorsi diversi per ingresso e discesa dal mezzo.
Tuttavia, nel documento mancano le sanzioni per i trasgressori e l’Atac si è già tirata indietro sulla responsabilità dei controlli.“E’ impossibile effettuare questo tipo di prestazione a causa della rilevante quantità di personale aggiuntivo, stimabile in cinquemila persone, che si renderebbe necessario” dichiara la municipalizzata.
“Se le cose stanno così- suggerisce il consigliere capitolino Davide Bordoni – non si capisce il senso di lasciare a casa migliaia di dipendenti della Multiservizi. Sarebbero un valido aiuto nelle verifiche”. Dello stesso avviso il presidente del comitato lavoratori Roma Multiservizi, Franco Gaetani, che afferma: “Ci impieghino in mansioni utili per dare il nostro contributo”. Sulla vicenda è intervenuto anche Raimondo Grassi, presidente del movimento “Roma Sceglie Roma”, che propone di mettere alle fermate gli uomini delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile.