Fare rete per uscire dall’emergenza il più presto possibile. Anche nel Decimo Municipio, all’Infernetto, è presente l’organizzazione “Business Network International“.
Gli imprenditori dell’Infernetto fanno “rete” contro la crisi
“L’unione fa la forza”. Il vecchio proverbio tradotto nelle tecniche di business più moderne ed efficaci si concettualizza in un più astratto “fare rete“. E’ questo il punto di forza di un gruppo di imprenditori del Decimo Municipio riuniti in BNI, la più grande organizzazione di Business Networking del pianeta, che da qualche tempo è presente con un suo gruppo, ancora meglio uno dei suoi capitoli, all’Infernetto.
“Business Network Internacional ha strutturato un sistema di marketing referenziale, ovvero un passaparola organizzato sulla base di un metodo. – fa sapere Valerio Testa, membro di BNI – Noi siamo un gruppo di imprenditori e professionisti e ci incontriamo settimanalmente sul territorio dell’Infernetto con l’ambizione di sviluppare business tra di noi, creando delle relazioni di fiducia. Il frequentarci settimanalmente ci dà l’opportunità di conoscerci e di valutarci. All’inizio, quando sono entrato ero un po’ scettico, ma ora sono due anni che ne sono dentro. In realtà questo è un metodo che funziona da ben 35 anni”. – ha concluso.
“Abbiamo deciso nel periodo di crisi di esserci e di continuare a supportarci. – ha aggiunto Laura Scannella, membro di BNI – Siamo abituati a vedere sui vari gruppi di zona: Chi mi consiglia un ristorante sulla spiaggia? Chi un bravo fabbro, chi un commercialista? Ecco è esattamente quello che noi facciamo. Nel Decimo Municipio come iscritti siamo circa una ventina. La cosa che suggerisco è venite a conoscerci, venite a vedere di cosa si tratta. Per entrare in contatto con noi lascio il mio recapito personale: 335 5487078 o per email laura.scannella@greenlinegroup.it” – ha concluso.
I numeri di BNI Italia
Tanto per rendere ancora meglio l’idea della realtà, BNI Italia esiste da 15 anni, registrando solo negli ultimi dodici mesi un volume di affari generato pari a 270 milioni di euro, grazie a 290mila referenze scambiate tra oltre 8.400 membri operanti in 283 gruppi operativi, detti, appunto, capitoli.
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