Nei giorni scorsi fece molto discutere la frase della sindaca Raggi che si disse preoccupata per chi avrebbe perso il lavoro nero. Una frase che comportò una levata di scudi da parte dei paladini della legalità, ma anche derisione e disappunto. In realtà, furono anche tante le persone che capirono e apprezzarono quelle esternazioni della Sindaca rivolte ai cittadini e lavoratori senza alcun tipo di tutele. Quelli a cui di fatto il lavoro saltò ai primi segnali di emergenza. Ed è proprio di questo che parla Elisabetta Cortani, presidente dei Volontari della Misericordia impegnati in questi giorni a Fiumicino.
“Molte persone non riescono più a garantire il pasto giornaliero alla famiglia. Per cui questa è la nuova povertà. Sono quelle che non sono abituate a chiedere un aiuto per dare da mangiare ai bambini e sono quelle che quando chiamano incominciano dicendo…’Chiamo per una mia amica..”, quindi c’è proprio il pudore, la vergogna di venire fuori e a Fiumicino c’è una grande realtà purtroppo di questi papà e di queste mamme. Quando una mamma incomincia a chiedere dallo shampoo al sapone per lavare i piatti, alla candeggina per disinfettare, questo ci fa capire che siamo veramente purtroppo in seria difficoltà”.
Sono soprattutto donne, mamme e nonne quelle a cui la Sindaca Raggi aveva espresso solidarietà. Le stesse a cui i volontari, oggi, si ritrovano a dare i loro aiuti. Beni di prima necessità, pane, pasta, uova, farine, latte, prodotti che servono sopratutto a far mangiare i loro figli.