Il caldo sta per arrivare e ci si chiede come sarà la prima estate post- Coronavirus. In queste ore, sta facendo clamore il progetto di un’azienda di Modena che produce pannelli su scala industriale ed ha lanciato una proposta per salvare la stagione della riviera romagnola: box in plexiglas alti due metri e che arrivano a quattro metri e mezzo di lunghezza, allineati sulla spiaggia. All’interno un ombrellone e due lettini.
«Ritengo sia assolutamente da non prendere in considerazione – ha dichiarato – non credo che far cuocere al sole le persone tra pannelli in plexiglas possa rappresentare una soluzione. Non nego la mia personale preoccupazione per la salute dei cittadini anche se con le dovute precauzioni, eventuali assembramenti sulle spiagge sarebbero oggettivamente incontrollabili e l’idea di militarizzare le spiagge non la ritengo percorribile. Una cosa è certa – ha aggiunto Ieva – in questo momento non può essere affidata alla discrezionalità dei comuni la scelta se aprire o meno la stagione balneare con modalità proprie, serve un indirizzo chiaro del Governo che valga per tutti i comuni costieri. Non possiamo permetterci di assistere ad esodi da un luogo all’altro a seconda delle ordinanze balneari e favorire la propagazione del virus, la norma deve essere chiara, non devono esserci spazi di interpretazione come nel caso emblematico delle proroghe delle concessioni.»
« É una soluzione impensabile per noi – afferma il presidente Andrea Defonte – per quanto riguarda le distanze di sicurezza, stiamo pensando anche all’assunzione di alcuni steward per far rispettare le norme.»