Fiumicino: l’Associazione “Non solo pets” chiede passeggiate più lunghe per i cani. I volontari vorrebbero che le passeggiate fossero prolungate di quindici minuti ed oltre i 200 metri da casa
L’associazione “Non solo pets Fiumicino” chiede alle istituzioni una maggiore comprensione per tutti quei cani le cui condizioni di vita e di salute vengono seriamente compromesse dalle restrizioni vigenti a causa dell’emergenza Coronavirus. I volontari vorrebbero, infatti, che le passeggiate fossero prolungate di quindici minuti ed oltre i 200 metri da casa.
Secondo la presidente dell’associazione Rosanna Sabella: «É un patto di civiltà con le istituzioni e tra di noi.»
«Ci sono animali fortunati, che vivono in grandi appartamenti o ville con enormi balconi, giardini o addirittura parchi – dichiara la presidente dell’associazione Rosanna Sabella – ma ce ne sono altri costretti a stare troppe ore in spazi inadeguati, senza il minimo contatto con la terra e l’erba, che per l’apparato gastro-intestinale dei nostri amici a quattro zampe è importantissimo. Le conseguenze dell’isolamento sociale possono essere talvolta tragiche e per questo sarebbe necessario consentirgli di prendere una boccata d’aria un pò più lunga. Nel caso di Fiumicino – ma anche di molte altre località del litorale romano – le zone verdi non mancano. Ad esempio si potrebbero prevedere dei turni a prenotazione nell’area cani di Villa Guglielmi per testare l’interesse e la buona volontà delle persone ma anche lasciare che il cane condotto al guinzaglio insieme al suo padrone – protetto da mascherina – possano cercare insieme altri spazi in prossimità delle abitazioni o delle uscite in spiaggia con la supervisione saltuaria di una volante o di qualche agente. In Veneto, ad esempio, è stato abolito il limite delle camminate fino a 200 metri da casa. Si tratta di una decisione che gioverebbe molto ai nostri fedeli animali anche nel resto d’Italia. Non credo di peccare di eccessivo ottimismo se mi dichiaro convinta che tutti abbiamo imparato molto da questo brutto periodo. Un patto di civiltà con le istituzioni e tra di noi, ecco una scommessa – conclude Sabella – che nessuno vorrebbe perdere.»