Nel Decimo Municipio fanno discutere le dichiarazioni della Sindaca Raggi sui “furbetti” dei Buoni Spesa. Sinistra Italiana Decimo Municipio risponde alle recenti esternazioni della sindaca Virginia Raggi: “Prima gli aiuti per i poveri e poi la caccia ai furbetti”
Quel “sappiate che vi abbiamo beccato” della sindaca Raggi, sebbene riferito a qualche furbetto ma forse anche a qualche disperato, risuona nella rete come un’eco stonata che sbatte contro il muro di 50 mila persone che nella capitale hanno fatto richiesta di un aiuto per mangiare e che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno ancora ricevuto una risposta.
«C’e un’antica storiella indiana che dice che un elefante vive mediamente cento anni – dichiara Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana del Decimo Municipio – la farfalla vive mediamente un’ora. L’elefante non può permettersi di dire alla farfalla: “aspettami dieci minuti, ora arrivo”; questo per dire che chi soffre in questo momento non ha tempo, non c’è tempo di ragionare sui furbetti, si colpiranno dopo, ne abbiamo avuti per decenni, cercarli adesso tra i poveri è una stortura inaccettabile – continua – ci sono persone che non riescono a mettere insieme il pranzo e la cena, non sanno come pagare le utenze, qualcuno ha procedimenti di distacco in corso. In questo modo si intensifica il processo di criminalizzazione dei più poveri che vede gli “ultimi” sempre tacciati di essere “furbi”, parassiti sulle spalle degli altri, pronti ad approfittarsi di qualcosa non dovuto. Questa radice culturale va estirpata. Il povero è povero. Altrimenti si rimane nel silenzio e cosa ancora peggiore, ci si rivolge a chi non si deve, arriva il criminale di turno, che ha bisogno delle coperture e si sostituisce alle Istituzioni. Se una persona ha bisogno, in un momento di difficoltà non guarda buoni o cattivi.»
Le famiglie dei disabili sono state lasciate sole. Denuncia il consigliere Franco de Donno
«Le segnalazioni sono abbastanza numerose – ha aggiunto Franco De Donno, consigliere del Decimo Municipio – quello che dobbiamo sottolineare in modo particolare sono le situazioni di quelle famiglie ancora più fragili di quelle fragili, che sono le famiglie che hanno nel loro seno situazioni di disabilità. Queste famiglie sono state lasciate sole e abbandonate.»
Nei giorni che hanno preceduto la Pasqua migliaia le famiglie, anche nel Decimo Municipio, hanno chiesto ovunque ma in molti casi non solo non hanno ricevuto il buono spesa, ma nemmeno la risposta all’email che avevano mandato per chiedere aiuto
«Nel nostro territorio il problema è molto sentito – spiega Possanzini – non è semplice avere uno scanner, un computer, prendere la domanda, riempirla, scannerizzarla, scansionare il documento, accertarsi che sia stata ricevuta oppure cercare un’edicola per consegnare il modulo e scoprire che le edicole nel Decimo Municipio sono solo quattro e che sono solo sul Litorale, l’entroterra è completamente scoperto. Credo che la sindaca abbia perso un’occasione, lo dico con molta franchezza.»