“Ieri sera abbiamo appreso per vie informali che 41 ucraini e russi arrivati all’aeroporto di Fiumicino con un volo da Miami, che avrebbero dovuto fare uno scalo tecnico per imbarcarsi su un altro aereo verso i propri Paesi, non sono stati autorizzati a rientrare a casa loro perché facenti parte di un equipaggio di una nave della Costa Crociere”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
Lo sfogo del sindaco di Fiumicino Esterino Montino
“Non solo, continuano ad arrivare – prosegue – dalle navi da crociera equipaggi o passeggeri che tentano di imbarcarsi su un aereo che regolarmente non viene autorizzato e, a quel punto, vengono alloggiati negli alberghi della città. È il caso dell’Hotel B&B di Parco Leonardo e del Golden Tulip di Isola sacra, a cui adesso si è aggiunto l’hotel Mercure di Fiumicino. Addirittura per personale in transito, non di navi stazionate nei porti italiani”.
“Evidentemente – aggiunge il sindaco – i Ministeri competenti, Farnesina e Trasporti, hanno pensato bene di autorizzare anche quelle persone non italiane che via Fiumicino dalla Florida tentano di andare in Ucraina e a Mosca. Sono in corso purtroppo altri tentativi in queste ore per altri equipaggi o altri passeggeri che cercano di fare la stessa trafila, scaricando su Fiumicino, visto la presenza dell’hub internazionale, problemi immensi e il pericolo che la situazione sfugga di mano”.
Montino: “Parteciperò alla videoconferenza con il Capo della Protezione Civile”
“Alle 11.30 – spiega – parteciperò alla videoconferenza promossa dal Capo della Protezione civile Borrelli, con la presenza anche del Ministero degli Esteri, del Ministero dei Trasporti, della Regione Lazio e della Prefettura, in cui sosterrò tre punti:
1. Il personale delle navi da crociera, fino a quando non avrà il nullaosta sanitario per il viaggio, deve rimanere imbarcato e subito dopo, trascorso l’eventuale quarantena, autorizzare al viaggio, sia per le navi che sono in Italia che per gli equipaggi in transito;
2. Vietare il transito di passeggeri e personale non italiano senza nullaosta preventivo al volo da parte dei Paesi di destinazione;
3. Vietare l’accoglienza ed eventualmente chiudere le strutture alberghiere del territorio di Fiumicino, vista la collocazione a ridosso dell’hub aeroportuale internazionale”.