Coronavirus, le aziende agricole del litorale romano sono in crisi. Il settore vinicolo, l’ortofrutta, la pesca, il florovivaismo… Sono tutti settori in estrema difficoltà in questo periodo, con le attività che subiscono una brusca frenata.
“Attenzione a non discriminare le aziende sulla base del fatturato“: l’appello arriva dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha incontrato il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova dopo l’approvazione del decreto “Cura Italia”.
“L’intervento a favore degli indigenti sul latte sarà positivamente esteso alla carne bovina, ovina e suina – spiega Prandini – ma occorre intervenire per salvare importanti settori in difficoltà, dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo alla pesca, dagli agriturismi alla vendita diretta. Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus – fa sapere la Coldiretti – l’attività è crollata del 41% e non è accettabile limitare solo alle imprese con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e degli adempimenti fiscali e contributivi in scadenza. L’approvvigionamento alimentare – conclude l’associazione – adesso è assicurato in Italia grazie al lavoro di 750mila aziende agricole, stalle e pescherecci, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività.”
La Coldiretti con un milione e mezzo di associati è la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo. Il nome della Coldiretti è legato a Paolo Bonomi che nel 1944 la fondò e ne fu Presidente fino al 1980. Nato a Romentino (Novara) il 6 giugno 1910 da una famiglia di agricoltori e laureato in scienze economiche e commerciali, manifesta sin da giovane interesse e passione per le problematiche sociali.