Una tavola del ponticello ha ceduto e una donna è caduta, facendosi male. La runner è stata soccorsa dagli operatori del 118 nel parco di Villa Guglielmi a Fiumicino ed è stata trasportata presso il centro di cure primarie di via Coni Zugna. Intanto, la Polizia Locale è giunta sul posto e ha interdetto il passaggio al pubblico transito. Proprio questa mattina è iniziata la riqualificazione della struttura in legno, come era previsto ancor prima dell’incidente. “I lavori saranno eseguiti dalla ditta Prinsepia – ha annunciato l’assessore all’ambiente Roberto Cini – abbiamo aspettato trenta giorni da quando è stato aggiudicato l’appalto, perché l’azienda ha dovuto effettuare i sopralluoghi e ordinare i materiali necessari, incluse le due travi portanti che saranno sostituite e che sono lunghe 14 metri. Il ponticello verrà smontato sui punti di ancoraggio e con una gru da 45 metri sarà sollevato per intero e spostato nell’area di cantiere. In questo modo, si potranno eseguire le verifiche sui plinti su cui si appoggia. Sostituite le parti ammalorate, procederemo al rimontaggio” – ha concluso Cini.
Era a passeggio con il proprio figlio quando ha ceduto un’asse del ponticello in legno che unisce le due sponde del canale di bonifica attraverso Villa Guglielmi, causando la caduta della donna trasportata al pronto soccorso di Ostia. A denunciarlo è il Presidente del Circolo Energie per Fiumicino, Orazio Azzolini: “Da ormai svariato tempo riceviamo segnalazioni da parte di molti cittadini sulla situazione in cui versa Villa Guglielmi. Quello che dovrebbe essere il ‘polmone’ di Isola Sacra, invece sembra essere in primis la zona con la qualità dell’aria peggiore del territorio e poi anche un luogo pericoloso per chi fa attività fisica o semplici passeggiate nel verde pubblico. Le strutture adibite per fare esercizi ginnici, sono state divelte e risultano pericolose, la colpa sicuramente ricade anche sull’inciviltà di alcuni nostri concittadini, ma sicuramente una manutenzione ordinaria delle stesse, avrebbe ridotto il rischio di tale scempio“, conclude.