Episodi di antisemitismo davanti a due scuole di Pomezia, entrambe impegnate in alcune iniziative sull’olocausto. Questa mattina davanti all’ingresso del Liceo Pascal gli studenti si sono ritrovati la scritta: “Calpesta l’ebreo“. Poco dopo all’istituto Largo Brodolini è, invece, comparsa la frase: “Anna Frank brucia“, con accanto una svastica. Proprio in questa scuola era prevista la visita di Gabriele Sonnino, testimone della shoah.
“Si tratta di atti gravissimi da condannare con la massima forza – ha commentato Rodolfo Lena presidente della Commissione Affari Costituzionali del Consiglio regionale – è nostro dovere impegnarci quotidianamente per costruire una cultura di opposizione a qualunque discriminazione, odio e intolleranza” – ha concluso Lena. Sulla questione è intervenuta anche la consigliera regionale Marietta Tidei: “Le scritte sono raccapriccianti e indegne – ha dichiarato – il rigurgito antisemita va contrastato con ogni mezzo ripartendo proprio dalle scuole e da tutti i luoghi educativi. La storia, il dolore e la tragedia non possono essere negate o riscritte”.
Non sono rimasti in silenzio gli studenti del Liceo Pascal di Pomezia e hanno esposto uno striscione sul cancello della scuola in risposta alle scritte antisemite apparse nella giornata di ieri. Il messaggio è chiaro: “Il fascismo non è un’opinione, non esistono razze superiori”.
Nel frattempo, all’Istituto Largo Brodolini si è tenuto un incontro in ricordo delle vittime dell’olocausto. Durante l’evento il sindaco Adriano Zuccalà ha consegnato una targa commemorativa a Gabriele Sonnino, scampato al rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943. “Il giorno della memoria – ha evidenziato Zuccalà – rinnova le riflessioni sulla Shoah, sulle leggi razziali e rende omaggio a tutti coloro che hanno rischiato la propria vita per proteggere I perseguitati. Ci preoccupa vedere ancora oggi segnali di esaltazione delle ideologie fasciste”.
Dello stesso avviso il deputato del Movimento Cinque Stelle Marco Bella: “Si è trattato di un atto meschino che ferisce una comunità intera”. “Occorre che la parte sana della popolazione reagisca riaffermando i principi della democrazia”– si legge in una nota del circolo locale di Sinistra Italiana.
Intanto, le scritte sono state cancellate. I Carabinieri, invece, stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate nella zona per risalire all’identità dei responsabili.